La Borsa di Parigi aprirà con poche variazioni giovedì mattina, con gli investitori che preferiscono assumere un atteggiamento attendista in vista degli annunci tanto attesi della Banca Centrale Europea (BCE). Alle 8.15 circa, il contratto 'future' sull'indice CAC 40 - per la consegna a fine aprile - era in calo di un solo punto a 8.051 punti, suggerendo che l'apertura sarà praticamente invariata.





La BCE annuncerà la sua decisione sui tassi d'interesse chiave alle 14.15, prima che il suo Presidente, Christine Lagarde, tenga una conferenza stampa presso la sede centrale dell'istituzione a Francoforte. Poiché l'economia europea langue ormai da un anno, gli investitori presteranno molta attenzione ai suoi commenti, alla ricerca di un minimo accenno a futuri tagli dei tassi. Tuttavia, gli strateghi e gli economisti avvertono che non dobbiamo aspettarci molto dalla riunione di oggi.



Sebbene il recente calo dell'inflazione sembri aver rafforzato l'ipotesi di un taglio dei tassi della BCE a giugno, è probabile che la banca centrale ripeta il suo approccio 'dipendente dai dati'. Dopo i dati di ieri sull'inflazione negli Stati Uniti, superiori alle attese, la crescente incertezza sui futuri tagli dei tassi da parte della Fed potrebbe influenzare il suo linguaggio.





Secondo il barometro FedWatch del CME, gli operatori valutano ora la probabilità di un taglio dei tassi di 25 punti a giugno solo al 17,9%, rispetto al 59,1% della scorsa settimana. Molti analisti ritengono che sia ancora improbabile che la BCE decida di tagliare i tassi prima che la Federal Reserve statunitense inizi il proprio ciclo di allentamento monetario. 'La Fed dà una direzione e la BCE la segue.



Si tratta di un'opinione diffusa', sottolinea Bruno Cavalier, economista di Oddo BHF. 'Lo schema leader-seguace è un modello che abbiamo visto in diversi cicli monetari passati, ma non in tutti', modera tuttavia. In questo contesto di attesa, l'euro continua a indebolirsi, verso 1,0735, ma si muove ancora all'interno del corridoio tra 1,05 e 1,11 che ha caratterizzato la parità dall'inizio del 2023.

Riteniamo che il dollaro USA dovrebbe gradualmente apprezzarsi rispetto all'euro nell'arco di tre-sei mesi, per ragioni sia cicliche che strutturali, e superare la soglia di 1,05", sottolinea Mabrouk Chetouane, Responsabile Strategia Mercati Internazionali di Natixis Investment Managers.



Sul mercato obbligazionario, i rendimenti dei titoli di Stato si stanno stabilizzando in vista della riunione della BCE, attestandosi al 2,43% per il decennale tedesco. Sul fronte del petrolio, i prezzi sono rimasti vicini ai massimi dalla fine di novembre, a causa delle interruzioni dell'offerta e dei segnali di rafforzamento della domanda.



Il prezzo del barile di greggio leggero statunitense (WTI) è tornato sopra la soglia degli 86 dollari, nonostante l'annuncio di ieri di un ulteriore aumento delle scorte di greggio USA la scorsa settimana. Copyright (c) 2024 CercleFinance.com. Tutti i diritti riservati.