La Borsa di Parigi probabilmente aprirà con una nota di esitazione mercoledì, dopo i massimi record del giorno precedente, in mercati congelati in attesa delle decisioni di politica monetaria della Fed. Alle 8.15 circa, il contratto 'future' sull'indice CAC 40 - consegna dicembre - era praticamente invariato a 7548,5 punti, segnalando un inizio di sessione in stallo.



Il mercato parigino ha recuperato l'11% dal suo minimo alla fine di ottobre, tanto che il CAC 40 ha chiuso ieri ad un nuovo massimo storico di circa 7582,5 punti. La Federal Reserve statunitense probabilmente prenderà un numero molto minore di iniziative oggi, prima di quello che potrebbe essere il primo passo verso un possibile cambiamento della sua strategia nei prossimi mesi.



Al termine di una riunione di due giorni del suo Comitato di Politica Monetaria (FOMC), la Fed pubblicherà la sua dichiarazione alle 20.00 e il Presidente Jerome Powell terrà una conferenza stampa circa trenta minuti più tardi. Per la terza riunione consecutiva, l'istituzione con sede a Washington probabilmente lascerà i tassi invariati, una posizione giustificata dal continuo rallentamento dell'inflazione, confermato ieri dagli ultimi dati sui prezzi al consumo.





Ma soprattutto, gli investitori saranno alla ricerca di qualsiasi indizio sulla probabilità di un taglio dei tassi questa primavera o durante l'estate. Le ipotesi sui tassi dei membri del FOMC, note come 'dot plot', serviranno come test a questo proposito. 'Le nuove proiezioni confermeranno che i tagli dei tassi sono previsti nel 2024, ma senza fornire alcuna indicazione sulla data del primo taglio', prevedono gli economisti di Oddo BHF.



In attesa degli annunci della Fed, i partecipanti al mercato potranno osservare nuovi indicatori che consentiranno loro di valutare la realtà dei piani di allentamento monetario della Fed. In questo contesto di ricerca di possibili indizi, gli investitori terranno d'occhio la pubblicazione dei prezzi della produzione industriale negli Stati Uniti alle 14.30.



Nella zona euro, i dati sulla produzione industriale, previsti alle 11.00, dovrebbero confermare la perdita di slancio del settore manifatturiero europeo e la minaccia sempre più reale di una recessione. Il rendimento dei titoli di Stato statunitensi a 10 anni è sceso sotto la soglia del 4,21% sulla scia dei dati sull'inflazione non sorprendenti pubblicati ieri negli Stati Uniti, mentre l'equivalente tedesco è sceso al 2,22%.



Sul mercato dei cambi, l'euro si è leggermente indebolito, fino a circa 1,0785 contro il dollaro, in vista delle decisioni di politica monetaria della BCE, attese per domani. Sul fronte del petrolio, i prezzi del greggio sono scesi inesorabilmente ai livelli più bassi da giugno, in seguito alla revisione al rialzo delle previsioni di produzione da parte dell'Agenzia statunitense per l'Informazione sull'Energia (EIA).





Ciò significa che il mercato rimarrà ben rifornito, mentre la domanda è in caduta libera", hanno sottolineato questa mattina gli analisti di Danske Bank. Il greggio Brent è attualmente in calo dello 0,7% a 72,7 dollari al barile, mentre il greggio leggero statunitense (WTI) è in calo dello 0,6% a 68,2 dollari al barile, prima della pubblicazione delle scorte settimanali degli Stati Uniti questo pomeriggio. Copyright (c) 2023 CercleFinance.com. Tutti i diritti riservati.