La Borsa di Parigi ha iniziato la sessione vicino all'equilibrio lunedì, all'inizio di una settimana che sarà scandita dalle riunioni di politica monetaria di diverse grandi banche centrali, tra cui la Fed.



L'indice CAC40 è salito dello 0,1% a 8172 punti. Tuttavia, gli investitori non sembrano avere troppa fretta di prendere un impegno in vista della riunione della Federal Reserve degli Stati Uniti, che inizierà domani con due giorni di discussioni. Sebbene si aspettino in larga misura che la Fed mantenga lo status quo, i mercati saranno, come sempre, alla ricerca della minima indicazione rivelatrice del calendario dei futuri tagli dei tassi di interesse.

Molti analisti ritengono che la banca centrale potrebbe rivedere al rialzo le sue prospettive di crescita economica e di inflazione, il che significa che non c'è ancora urgenza di tagliare i tassi.

Se il mercato si aspetta meno tagli dei tassi, o se i rialzi dei tassi iniziano ad essere prezzati (un rischio molto basso a nostro avviso), i prezzi degli asset rischiosi subiranno un pronunciato riassestamento", avverte Nanette Hechler-Fayd'herbe, stratega di Lombard Odier.



Oltre alla Fed, questa settimana si riuniranno anche la Banca d'Inghilterra (BoE) e la Banca Nazionale Svizzera (SNB), e anche in questo caso non si prevedono cambiamenti nei tassi da parte di queste due banche centrali. La sorpresa potrebbe arrivare dalla Banca del Giappone (BoJ), che secondo le indiscrezioni del mercato intende normalizzare la sua politica monetaria aumentando il costo del denaro e ponendo fine ai tassi di interesse negativi.



Come altri mercati europei, il mercato di Parigi ha goduto di una serie di guadagni senza precedenti negli ultimi tre mesi, uno slancio che gli ha permesso di salire di un ulteriore 1,7% la scorsa settimana e di stabilire nuovi massimi storici. Questa euforia ha portato gli analisti di Robeco a dire che le azioni dell'Eurozona stanno 'sfidando la gravità' nonostante un clima economico di 'stagnazione' ma di 'piena occupazione'.



In questo contesto, giovedì gli investitori presteranno particolare attenzione alla pubblicazione degli indici PMI preliminari per le principali economie del Vecchio Continente. "Da un punto di vista del ciclo economico, una nascente ripresa del ciclo manifatturiero globale potrebbe avvantaggiare particolarmente l'Europa e generare valore", riconosce lo strategist Peter van der Welle.



Robeco osserva che i mercati azionari europei sembrano aver già prezzato una piena ripresa del settore manifatturiero, che non si è ancora verificata e che potrebbe non verificarsi. Secondo le statistiche di oggi, l'inflazione annuale nell'Eurozona si è attestata al 2,6% nel febbraio 2024, rispetto al 2,8% di gennaio, e nell'Unione Europea al 2,8% dopo il 3,1%, secondo Eurostat.



Secondo le prime stime, l'Eurozona ha registrato un surplus di 11,4 miliardi di euro nel commercio di beni con il resto del mondo nel gennaio 2024, rispetto al deficit di 32,6 miliardi di euro del gennaio 2023. Copyright (c) 2024 CercleFinance.com. Tutti i diritti riservati.