Intorno alle 11,10 lo STOXX 600 perde lo 0,06%, dopo aver chiuso in rialzo venerdì, con i minerari in calo dello 0,26% e i titoli energetici in ribasso dello 0,13%.

I prezzi del greggio e dei metalli industriali subiscono una battuta d'arresto dopo i dati cinesi più deboli del previsto sull'attività industriale e a causa del timore che l'estensione delle restrizioni anti Covid possa danneggiare la domanda.

Nel frattempo, l'inflazione della zona euro ha toccato in ottobre il record di 10,7%, fattore negativo per la Banca centrale europea che ha come obiettivo una dinamica dei prezzi del 2%.

Si prevede che Federal Reserve alzi i tassi di riferimento di 75 punti base questa settimana, ma i mercati rimangono speranzosi che la banca centrale utilizzi toni più morbidi circa le future prospettive di politica monetaria, lasciando intendere che la stretta di dicembre si limiterà a 50 punti base.

I dati pubblicati dalla Banca centrale svizzera mostrano che il bilancio si è ridotto di quasi l'8% in settembre, a causa del crollo delle valutazioni azionarie e obbligazionarie e dell'apprezzamento del cambio, che ha ridotto il valore degli investimenti esteri.

Tra i singoli titoli, CREDIT SUISSE balza del 4,08% grazie alla presentazione dei dettagli del piano per raccogliere 4 miliardi di franchi (4,01 miliardi dollari).

FRESENIUS MEDICAL CARE (FMC) è in rialzo del 2,82%, dopo un utile trimestrale superiore alle aspettative del mercato comunicato ieri.

(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Alessia Pé)