L'indice paneuropeo STOXX 600 è scivolato dello 0,3%, dopo aver chiuso ai massimi di cinque settimane mercoledì.

Il Credit Suisse è sceso dell'8,5%, dopo aver dichiarato di voler raccogliere 4 miliardi di franchi svizzeri (4,05 miliardi di dollari) vendendo azioni, tagliando migliaia di posti di lavoro e scorporando la sua banca d'investimento nel tentativo di riprendersi da una serie di pesanti perdite.

Il titolo della banca, tra i principali ribassisti dell'indice STOXX 600, ha toccato i minimi di due settimane.

Gli investitori attendono la decisione politica della Banca Centrale Europea, prevista per le 1215 GMT, con i trader che prevedono quasi completamente un aumento del tasso di 75 punti base allo 0,75%. È probabile che la banca compia anche i primi passi per ridurre il suo bilancio di 8.800 miliardi di euro, gonfiato da anni di acquisti di debito e di prestiti ultra economici concessi alle banche.

Tra gli altri titoli, Neste è crollata del 7,2%, dopo che il raffinatore finlandese ha pubblicato risultati operativi del terzo trimestre più deboli del previsto.

Il produttore franco-italiano di chip STMicroelectronics è scivolato del 3,1%, dopo aver previsto un rallentamento della crescita delle vendite nell'ultima parte dell'anno.

Shell, invece, è salita del 2,1%, dopo che la major energetica ha registrato un utile del terzo trimestre di 9,45 miliardi di dollari, ha annunciato l'intenzione di aumentare fortemente il suo dividendo entro la fine dell'anno e ha esteso il suo programma di riacquisto di azioni.

(1 dollaro = 0,9873 franchi svizzeri)