(Alliance News) - Martedì il Mib è in calo in area 2,2% in area 27.900, estendendo le perdite per la sesta sessione di fila e sottoperformando nettamente le altre piazze europee, dopo che il governo italiano ha annunciato una tassa a sorpresa sui profitti straordinari delle banche, mettendo sotto pressione il settore finanziario.

Nella serata di lunedì è arrivato il semaforo verde al "prelievo" sugli extra profitti delle banche, limitato al 2023". La misura, portata in Cdm dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, è stata illustrata in conferenza stampa dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.

"Gli introiti andranno all'aiuto per i mutui prima casa e al taglio delle tasse", ha spiegato il leader della Lega definendo il provvedimento una "norma di equità sociale". "Non stiamo parlando di qualche manciata di milioni ma - ha sottolineato Salvini - si possono ipotizzare alcuni miliardi".

L'incremento dei tassi della Banca Centrale Europea "ha portato a un innalzamento del costo del denaro per famiglie e imprese" mentre "non c'è stato un altrettanto solerte, veloce e importante aumento per i consumatori. Quindi, in questo gap, si verrà a contare un 40% di prelievo dagli extraprofitti multimiliardari delle banche", ha detto ancora illustrando la norma varata da Palazzo Chigi.

Il FTSE Mib segna quindi una contrazione dell'1,6% a 27.921,12.

Fra i listini minori, il Mid-Cap sta cedendo l'1,1% a 41.417,54, lo Small-Cap è in calo dello 0,7% a 26.691,86 e l'Italia Growth è in rosso dello 0,5% a 8.879,54.

Il CAC 40 di Parigi cala dello 0,8%, così come il DAX 40 di Francoforte sta cedendo lo 0,9%, mentre il FTSE 100 di Londra segna un meno 0,5%.

Sul Mib, fra i pochi rialzisti si vede Hera, che avanza dell'1,6%, rialzando la testa dopo sette sedute ribassiste.

Snam avanza invece dello 0,6%, con prezzo a EUR4,57 per azione, rialzando la testa dopo otto sedute da ribassista.

Male le banche, dopo l'iniziativa del governo sugli "extra profitti". Intesa Sanpaolo cede l'8,1%, FinecoBank sta cedendo l'8,5%, mentre UniCredit si contrae del 6,4%. Su quest'ultima si segnala che martedì ha comunicato che, nell'ambito del programma di acquisto di azioni proprie, nel periodo compreso fra il 31 luglio e il 4 agosto ha acquistato poco meno di 4,4 milioni di azioni proprie. Il prezzo medio ponderato è stato pari a EUR22,50, per un ammontare di circa EUR98 milioni.

Sul Mid-Cap, fra i pochi rialzisti si vede Sanlorenzo, che sta raccogliendo l'1,7%, dopo il 3,7% di rosso della vigilia.

Performa bene anche Alerion, che fa un passo avanti dell'1,5%. La company lunedì ha acquistato 10.667 azioni proprie, per un controvalore complessivo di EUR296.000.

Cedono anche su questo segmento i bancari, che segnano un meno 8,6% con Credito Emiliano, Banca Popolare di Sondrio sotto del 6,6% e Banca Ifis con un più "contenuto" 2,9%.

Saras cede invece il 2,9%, portando il passivo su base settimanale a oltre il 12%.

Deutche Bank ha tagliato il target price di Salvatore Ferragamo a quota EUR15,50 da EUR18,00. Il titolo sta cedendo lo 0,8%.

Sullo Small-Cap, Cairo Communication sta marcando un rosso del 5,8%, facendo seguito al rosso della vigilia con il 3,1%.

algoWatt cede invece il 6,8%. Il titolo - che manca allo stacco del dividendo dal 2016 - sul frame settimanale segna un passivo di quasi il 14%.

Buoni acquisti su Restart, che avanza del 3,8%, che vira al rialzo dopo due versioni bearish.

Ratti avanza invece del 3,6%, dopo il 3,1% di contrazione della vigilia.

Fra le PMI, Erredue avanza con il 3,6%, facendo seguito alle due precedenti sedute rialziste.

Confinvest segna invece un più 2,3%, dopo due sedute chiuse in rosso.

CleanBnB nelle retrovie segna un rosso del 6,2%, dopo due sedute chiuse in verde.

A New York, nella notte europea, il Dow Jones è avanzato con l'1,2%, l'S&P con lo 0,9%, mentre il Nasdaq ha segnato un più 0,6%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0970 contro USD1,1001 di lunedì in chiusura azionaria europea mentre la sterlina vale invece USD1,2731 da USD1,2771 di lunedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD84,10 al barile contro USD85,27 al barile di lunedì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD1.935,32 l'oncia da USD1.933,40 l'oncia di lunedì sera.

Nel calendario economico di martedì, dagli USA, alle 1430 CEST è la volta del saldo della bilancia commerciale, mentre alle 2230 CEST verrà rilasciato il report sulle scorte settimanali di petrolio.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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