(Alliance News) - Martedì, i principali listini europei hanno confermato le aspettative e hanno aperto in territorio positivo, dopo la pubblicazione di alcuni dati macro in Europa e mentre gli occhi sono puntati su quelli attesi nel pomeriggio sull'inflazione USA.

Così, il FTSE Mib apre in verde dello 0,2% a 33.376,70, il Mid-Cap raccoglie lo 0,2% a 46.305,17, lo Small-Cap è verde frazionale a 27.364,52, mentre l'Italia Growth è in attivo dello 0,2% a 8.058,36.

In Europa, il CAC 40 di Parigi è in verde dello 0,1%, il FTSE 100 di Londra è in attivo dello 0,7%, mentre il DAX 40 di Francoforte è in rialzo dello 0,2%.

Tra le notizie macroeconomiche, l'inflazione dei prezzi al consumo in Germania è stata confermata al 2,5% su base annua nel mese di febbraio, il tasso più basso dal giugno 2021 e vicino all'obiettivo della Banca Centrale Europea del 2,0%.

Dal Giappone fanno sapere che i prezzi alla produzione sono aumentati dello 0,6% su base annua a febbraio, più velocemente rispetto all'aumento dello 0,2% del mese precedente e al di sopra delle previsioni del mercato dello 0,5%.

Si è trattato dell'inflazione alla produzione più alta dallo scorso ottobre.

Sul Mib, Leonardo fa meglio di tutti e sale del 5,5% dopo aver comunicato i risultati definitivi per il 2023 e aver approvato il piano industriale dal 2028.

Nel dettaglio, la società ha spiegato che nel piano industriale al 2028 si prevedono ordini complessivi per EUR105 miliardi, ricavi complessivi di EUR95 miliardi e Free Operating Cash Flow raddoppiato a EUR1,35 miliardi.

Inoltre, è attesa una redditività del 10% nel 2026 e dell'11,5% nel 2028, mentre è stato proposto di raddoppiare il dividendo a EUR0,28 per azione.

Fanno bene anche Amplifon, in attivo dell'1,2%, e Telecom Italia, su dell'1,0%. Quest'ultima dopo aver chiuso in calo del 4,6%, si riprende in avvio a seguito della pubblicazione di un'integrazione del comunicato stampa e della presentazione del piano industriale al 2026, precisando che il debito netto pro-forma al netto del deleverage stimato per l'operazione Netco pari a circa EUR6,1 miliardi al 31 dicembre 2023, è atteso alla fine del 2024 pari a circa EUR7,5 miliardi.

Tale variazione è principalmente riconducibile a una componente di gestione ordinaria - ovvero l'Ebitda al netto degli investimenti, gli oneri finanziari, l'andamento del Net Working Capital, le minorities di TIM Brasil e la componente tasse e altri oneri - e un'altra di gestione straordinaria, ovvero gli impatti connessi all'operazione Netco come i costi da separazione, gli eventuali impatti da price adjustment e ulteriori partite relative al Net working Capital. Infine, per quanto riguarda i flussi di cassa 2025-2026, la società ha precisato che nel 2025 il Net cash flow è atteso intorno allo zero e nel 2026 intorno a EUR500,0 milioni.

Sale anche A2A, in attivo dell'1,0%. La società ha fatto sapere che nel 2023 ha riportato un utile netto pari a EUR659 milioni, in aumento del 64% rispetto all'anno precedente quando era pari a EUR401 milioni.

Il consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre all'assemblea ordinaria l'approvazione di un dividendo di EUR0,0958 da EUR0,0904 del 2022.

Al 31 dicembre i ricavi si sono attestati a EUR14,76 miliardi da EUR23,16 miliardi, in calo del 36% rispetto all'esercizio 2022 a seguito delle dinamiche ribassiste dei prezzi delle commodities, come ha spiegato la società in una nota.

Assicurazioni Generali avanza dello 0,4% dopo aver fatto sapere lunedì di aver realizzato nel 2023 un utile netto normalizzato "record" di EUR3,58 miliardi, in crescita del 14% da EUR3,13 miliardi del 2022. Il consiglio di amministrazione, inoltre, ha proposto un dividendo per azione a EUR1,28, in crescita del 10% circa da EUR1,16 del 2022.

Tra i ribassisti c'è Inwit, in calo dello 0,8%. Il titolo è preceduto da Hera, in flessione dello 0,5%, e da Unipol, in calo dello 0,4%.

Nexi cala dello 0,2%. Da segnalare che sul titolo UBS ha tagliato il prezzo obiettivo a EUR7,75 da EUR8,25 con raccomandazione 'buy'.

Sul segmento cadetto, il consiglio di amministrazione di Cementir Holding - in verde dell'1,6% - lunedì ha esaminato il progetto di bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, riportando un utile netto di gruppo pari a EUR223,3 milioni rispetto a EUR161,2 milioni di Euro del 2022.

Il board ha proposto l'aumento del dividendo del 27,3% a EUR0,28 per azione rispetto a EUR0,22 dell'anno precedente.

Fincantieri sale del 2,6% dopo aver fatto sapere giovedì di aver migliorato la perdita nel 2023, passando a una perdita di EUR53 milioni da una perdita per EUR324 milioni al 31 dicembre 2022. I ricavi nel periodo si sono attestati a EUR7,65 miliardi da EUR7,44 miliardi nel 2022.

Maire Tecnimont guadagna lo 0,7%. Nei giorni scorsi la società ha annunciato che Tecnimont si è aggiudicata tramite gara da Sonatrach un contratto di Ingegneria, Procurement, Costruzione e Commisioning per un nuovo impianto di alchil-benzene solfonato lineare nella zona industriale di Skikda, a 350 chilometri ad est di Algeri. Il valore del contratto è di circa USD1,1 miliardi.

Tra le smallcap, Somec sale dello 0,3%, dopo aver fatto sapere di aver esaminato i dati di pre-chiusura relativi all'esercizio 2023 e, in conseguenza di essi, di aver rivisto al ribasso le aspettative relative al 2023, pubblicate lo scorso settembre. Nello specifico, la società prevede ora un Ebitda al di sotto del valore minimo previsto dal range comunicato in precedenza, per una percentuale di circa il 25%. La Posizione finanziaria netta si collocherà invece al di sopra del valore massimo previsto dal range di circa il 20%.

Conafi non è ancora interessata dagli scambi. La società lunedì ha reso noto che Raffaele Borriello ha rassegnato le proprie dimissioni, con efficacia dalla data odierna, dalla carica di consigliere e di presidente del consiglio di amministrazione.

Safilo Group cede lo 0,3%, dopo aver fatto sapere di aver rinnovato con Missoni l'accordo di licenza globale per l'eyewear a marchio Missoni fino alla fine del 2029.

Tra le PMI, Siav non scambia ancora. La società ha comunicato lunedì che la controllata Mitric SA ha concluso un accordo di distribuzione strategica con Gulf Software Distribution, uno dei principali operatori nella distribuzione a valore aggiunto di IBM in Medio Oriente.

L'accordo, entrato in vigore immediatamente, segna un nuovo capitolo nell'espansione di Mitric nei mercati geografici ad alto potenziale tecnologico e di innovazione come gli Emirati Arabi Uniti, il Qatar, l'Oman, il Kuwait, il Bahrain, l'Arabia Saudita e l'Egitto.

Pasquarelli Auto non scambia ancora. La società ha fatto sapere di aver siglato venerdì l'accordo per l'affitto di un ramo d'azienda di Giansante Auto, concessionaria dei marchi Fiat, Abarth, Lancia e Fiat Professional per le province di Chieti e Pescara, nonché rivenditore di auto usate, fondata nel 1949.

Nel 2022 Giansante Auto ha realizzato ricavi pari a circa EUR24,3 milioni, un margine operativo lordo negativo per circa EUR1,1 milioni e una perdita per circa EUR1,4 milioni. Nel 2023 la società ha attivato la procedura di composizione negoziata per la soluzione della crisi d'impresa. L'operazione è finalizzata al futuro possibile acquisto di Giansante Auto. Il canone di affitto per il ramo d'azienda è stabilito in EUR10.000 mensili.

In Asia, il Nikkei ha chiuso in calo dello 0,1%, l'Hang Seng è salito del 3,1% e lo Shanghai Composite ha terminato in calo dello 0,4%.

A New York, il Dow ha chiuso in verde dello 0,1% a 38.769,66, il Nasdaq ha chiuso in rosso dello 0,4% a 16.019,27 mentre anche l'S&P 500 ha terminato in rosso dello 0,1% a 5.117,94.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0925 contro USD1,0948 registrato in chiusura azionaria europea di lunedì, mentre la sterlina vale USD1,2784 da USD1,2807 di lunedì sera.

Il Brent vale USD82,61 al barile contro USD82,45 al barile di lunedì in chiusura. L'oro, invece, scambia USD2.183,15 l'oncia da USD2.181,00 l'oncia di lunedì sera.

Il calendario macroeconomico di martedì prevede alle 1110 CET, in Italia, un'asta di BOT italiani a 12 mesi mentre alle 1200 CET verrà pubblicato il report mensile dell'OPEC.

Dagli USA - alle 1330 CET -, verrà pubblicato il dato sull'inflazione mentre in serata, alle 2230 CET, sarà la volta della pubblicazione del report sulle scorte settimanali di petrolio.

Nel calendario societario - fra i numerosi risultati in arrivo -, si segnalano quelli di Alerion, Caltagirone, ERG, FinecoBank, ItalGas, Saipem, Tod's e WIIT.

Di Claudia Cavaliere, Alliance News reporter

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