(Alliance News) - Martedì, il Mib si muove in maniera altalenante, con bassi volumi e punteggio in area 28.600, dopo il calo dello 0,2% della sessione precedente e seguendo uno stato d'animo generale di prudenza, mentre i trader attendono i risultati, man mano in pubblicazione, delle trimestrali delle company statunitensi.

Per quanto riguarda la politica monetaria, nel FedWatch Tool della piattaforma CME Group, utilizzando i future anche in base all'effettivo tasso dei federal funds o EFFR, la conferma del tasso nella riunione del 26 luglio ha una probabilità al 3% nell'intervallo 500/525 bps. Il rialzo di 25 bps nel target 525/550 bps è invece prezzato al 97%.

Sul fronte domestico, a maggio, l'indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni in Italia è diminuito dello 0,7% rispetto ad aprile, come reso noto dall'Istat martedì. Su base annua, sia l'indice corretto per gli effetti di calendario - i giorni lavorativi di calendario sono stati 22, come a maggio del 2022 - sia l'indice grezzo hanno registrato una flessione del 6,5%.

Il FTSE Mib è in rialzo dello 0,1% a 28.645,04, il Mid-Cap è su dello 0,1% a 42.273,73, lo Small-Cap è in verde marginale a 26.542,53, mentre l'Italia Growth sale dello 0,3% a 9.076,26.

In Europa, il FTSE 100 di Londra è su dello 0,2% a 7.422,74, il CAC 40 di Parigi è su dello 0,1% così come il DAX 40 di Francoforte.

Sul listino principale di Piazza Affari, avanza bene Banca Mediolanum, che segna un più 1,6% a EUR8,50 per azione in scia al verde della vigilia con lo 0,3%.

Leonardo avanza invece con l'1,2%, in scia al 2,5% della seduta precedente.

Terna avanza invece dello 0,3%. La società ha lanciato un'emissione obbligazinoaria green da EUR650 milioni. Il bond rientra nel programma Euro Medium Term Notes da EUR9,00 miliardi della soceità, con rating 'BBB+' da S&P e '(P)Baa2' da Moody's. Ha durata di 10 anni, scadenza a luglio del 2033, con cedola del 3,875% e prezzo di emissione dell 99,1%, con spread di 90 punti base rispetto al midswap. Terna prevede che i proventi netti dell'emissione saranno utilizzati per finanziare gli "eligible green projects" della società, individuati o da individuare sulla base del green bond framework di Terna.

In nota negativa, andamento prevalente del listino, Amplifon sta cedendo lo 0,4%. La company milanese martedì ha comunicato che la Banca Europea per gli Investimenti ha concesso un finanziamento da EUR300 milioni, per accelerare ulteriormente il percorso di innovazione e digitalizzazione dell'azienda leader mondiale nei servizi e nelle soluzioni per l'udito.

Moncler arretra invece dello 0,8%, con nuovo prezzo a EUR63,40, in posizione per la terza seduta da chiudere sul lato dei ribassisti.

Sul Mid-Cap, Sesa sta cedendo il 2,9%, posizionando il prezzo su area EUR110,50 e chiudendo il listino nella giornata in cui verranno rilasciati i conti.

Brunello Cucinelli sta arretrando del con lo 0,8%, portando così il saldo settimanale al 6% circa di passivo.

Avanza bene Eurogroup Laminations, che avanza con il 2,4%. Da segnalare che all'inizio della settimana, JPMorgan Asset Management ha avviato una posizione corta sul titolo allo 0,5%.

Cembre segna invece un più 2,0%, portando il prezzo a quota EUR31,40 e puntando alla terza seduta di rialzi.

Sullo SmallCap, Mondo TV si porta avanti del 6,7% a EUR0,4450, dopo lo 0,7% di passivo della vigilia.

Spinta anche su Restart, che sta mettendo a segno il 3,7% con nuovo prezzo a EUR0,2230 verso la sua terza sessione sul fronte rialzista.

Alkemy cede invece il 2,7% portando il prezzo a EUR10,72 per azione.

Tra le PMI quotate a Piazza Affari, DHH avanza con il 5,8% dopo due sedute ribassiste.

Cover 50 avanza invece del 4,4%, scambiando al suo massimo di 52 settimane a EUR14,30.

In rosso, Datrix sta cedendo il 3,3%, sul cui titolo si registra un volume di oltre 23000 pezzi rispetto alla media giornaliera a tre mesi di circa 11.200.

A New York, il Dow Jones ha chiuso in rialzo dello 0,2% a 34.585,35 lunedì, il Nasdaq è salito dello 0,9% a 14.244,95 mentre l'S&P 500 ha guadagnato lo 0,4% a 4.522,79.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,1250 contro USD1,1236 di lunedì in chiusura azionaria europea mentre la sterlina vale invece USD1,3106 da USD1,3082 di ieri sera.

Tra le commodity, in trend ribassista, il Brent vale USD78,65 al barile contro USD78,90 al barile di lunedì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD1.962,32 l'oncia da USD1.954,17 l'oncia di lunedì sera.

Nel calendario macroeconomico di martedì, povero di appuntamenti economici importanti, alle 1430 CEST, sono attese le vendite al dettaglio USA insieme all'inflazione del Canada.

Alle 1515 CEST, sarà la volta della produzione industriale e di quella manifatturiera degli USA mentre, alle 2230 CEST, saranno resi noti i dati sulle scorte settimanali di petrolio degli States.

Di Maurizio Carta, Alliance News senior reporter

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