(Alliance News) - Piazza Affari vira in calo nel corso della seconda parte della seduta di venerdì e chiude la sessione in ribasso, in scia con gli andamenti delle altre piazze europee.

Craig Erlam di Oanda ha dichiarato: "È stata un'altra settimana difficile per i mercati azionari europei, che sono destinati a finire in rosso ancora una volta a causa delle preoccupazioni sull'economia. Gli investitori sono preoccupati per l'economia dell'Eurozona da qualche tempo e sembrerebbe che la Banca Centrale Europea condivida queste preoccupazioni. Anche se ciò potrebbe risparmiare al blocco la pressione aggiuntiva di tassi più alti nel medio termine, per ora la minaccia di recessione è reale e sta pesando sui mercati azionari della regione".

"Questa settimana, non abbiamo ricevuto grandi miglioramenti dalla stagione dei risultati, che è stata piuttosto contrastante e non particolarmente ben accolta. Ovviamente, la tecnologia è ancora una volta l'eccezione, con il Nasdaq che ha registrato guadagni vicini all'1% mentre la maggior parte degli altri indici sono in rosso, sostenuti dai risultati di Amazon".

Il FTSE Mib ha chiuso in calo dello 0,8% a 27.287,45, il Mid-Cap ha guadagnato lo 0,1% a 37.609,40, lo Small-Cap ha finito in parità a 23.996,93 mentre l'Italia Growth ha ceduto lo 0,3% a 7.593,51.

In Europa, il FTSE 100 di Londra ha perso lo 0,8%, il CAC 40 di Parigi è calato dell'1,2% e il DAX 40 di Francoforte ha ceduto lo 0,1%.

Sul listino principale di Piazza Affari, Eni ha chiuso in rialzo dello 0,2% dopo aver fatto sapere venerdì mattina che il consiglio di amministrazione ha approvato i risultati consolidati del terzo trimestre e dei nove mesi, riportando un forte calo degli utili ma annunciando una revisione al rialzo delle stime per Ebit e flusso di cassa per l'intero anno, insieme a un'accelerazione del programma di buyback.

Campari ha ceduto l'1,4% dopo aver condiviso i risultati dei primi nove mesi dell'anno, con un utile di gruppo al 30 settembre di EUR473,8 milioni, in calo del 2,0% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente quando era pari a EUR483,3 milioni.

Le vendite nette sono risultate pari a EUR2,20 miliardi, in aumento del 9,8% rispetto a EUR2,00 miliardi nello stesso periodo del 2022.

Saipem ha guadagnato il 3,9% e si prende la vetta. La società ha fatto sapere mercoledì che nei primi nove mesi dell'anno ha riportato ricavi per EUR8,36 miliardi, in aumento del 19% rispetto a EUR7,03 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente.

Al 30 settembre, l'Ebitda adjusted si è attestato a EUR640 milioni, in aumento del 44% rispetto a EUR445 milioni del 2022.

Pirelli & C ha perso l'1,0% dopo aver fatto sapere giovedì che il Public Investment Fund dell'Arabia Saudita e Pirelli Tyre del gruppo Pirelli, leader globale nella produzione di pneumatici, hanno annunciato di aver siglato un accordo di joint venture per la costruzione di una fabbrica di pneumatici in Arabia Saudita.

PIF deterrà una quota del 75% della JV, mentre Pirelli avrà il restante 25% e sarà partner strategico e tecnologico a supporto dello sviluppo del progetto, fornendo assistenza tecnica e commerciale.

STMicroelectronics ha chiuso in rosso del 3,7% dopo aver chiuso su del 5,0% giovedì, quando ha annunciato di aver chiuso il terzo trimestre dell'anno con ricavi netti a USD4,43 miliardi, in aumento diel 2,4% rispetto al trimestre precedente e del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2022, quando erano pari a USD4,32 miliardi.

L'utile netto trimestrale è di USD1,09 miliardi in lieve calo dello 0,8% con gli USD1,10 miliardi di pari periodo 2022.

Stellantis - in calo del 2,0% - e Leapmotor hanno annunciato giovedì che Stellantis intende investire circa EUR1,5 miliardi per acquisire all'incirca il 20% di Leapmotor, di cui Stellantis diventerà un azionista importante. L'accordo prevede anche la costituzione di Leapmotor International, una joint venture in quote 51-49 guidata da Stellantis, con i diritti esclusivi per l'esportazione e la vendita, nonché la fabbricazione dei prodotti Leapmotor al di fuori della regione cinese.

UniCredit ha chiuso su dell'1,1%. Giovedì, l'istituto di credito ha ricevuto l'autorizzazione della Banca Centrale Europea per l'esecuzione di una tranche del programma di riacquisto di azioni proprie per un massimo di EUR2,5 miliardi.

FinecoBank ha guadagnato l'1,5%, con S&P Global che ha confermato il rating a lungo termine 'BBB' con outlook stabile, mantenendo il rating a breve termine "A-2".

Intesa Sanpaolo ha finito su dello 0,3% dopo che mercoledì sera ha comunicato che l'imposta straordinaria calcolata sull'incremento del margine di interesse ammonta a circa EUR828 milioni per il gruppo e a circa EUR797 milioni per la capogruppo.

Il consiglio di amministrazione ha deliberato che proporrà all'assemblea, in sede di approvazione del bilancio d'esercizio, di destinare a riserva non distribuibile un importo pari a circa EUR1,99 miliardi, corrispondente a 2,5 volte l'ammontare dell'imposta di circa EUR797 milioni.

Sul Mid-Cap, Fincantieri sale dello 0,7%. Questa settimana, la società ha firmato con il Consorzio coordinato da Naviris e che riunisce la società, la francese Naval Group la spagnola Navantia e altri componenti da Grecia, Danimarca e Norvegia, tutti i documenti contrattuali relativi alla Modular and Multirole Patrol Corvette per l'attuazione della prima fase del progetto European Patrol Corvette.

Il valore complessivo di questa prima fase è di EUR87 milioni ed è fortemente supportato dalla Commissione Europea attraverso il Fondo Europeo per la Difesa.

Maire Tecnimont cede l'1,0% dopo aver fatto sapere che nei primi nove mesi dell'anno ha riportato ricavi per EUR3,08 miliardi, in aumento del 23% rispetto a EUR2,51 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente.

Al 30 settembre, l'utile netto ammonta a EUR88,6 milioni da EUR61,4 milioni l'anno precedente e in aumento del 44%

Sullo Small-Cap, Seri Industrial ha chiuso in rosso del 3,8% dopo aver comunicato giovedì sera che il consiglio di amministrazione ha preso visione di alcuni dati relativi ai primi nove mesi dell'anno, chiusi con ricavi a EUR127,3 milioni, in calo del 10% da EUR140,7 milioni dello stesso periodo del 2022.

Elica ha guadagnato l'1,7%. Nei primi nove mesi dell'anno, la società ha registrato un utile netto normalizzato pari a EUR11,7 milioni da EUR17,1 milioni nello stesso periodo dell'anno precedente e in calo del 32%.

Al 30 settembre i ricavi ammontano a EUR360,1 milioni da EUR419,0 nel 2022 e in flessione del 14%.

Edison ha visto le sue azioni di risparmio salire del 2,1% dopo aver comunicato venerdì di aver chiuso i primi nove mesi con ricavi in calo a EUR14,10 miliardi da EUR22,84 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente.

L'Ebitda è invece salito a EUR1,27 miliardi da EUR938 milioni di un anno prima e l'Ebit è migliorato a EUR763 milioni da EUR495 milioni. L'utile netto da operazioni continue è cresciuto a EUR544 milioni da EUR314 milioni mentre l'utile netto di gruppo è salito a EUR486 milioni da EUR265 milioni dell'anno prima.

"Sulla base dei risultati dei primi nove mesi, pur in un contesto di mercato che permane caratterizzato da un'elevata incertezza economica e geopolitica, oltre che da una persistente volatilità dei prezzi, il gruppo rivede le stime di crescita dell'Ebitda da EUR1,6 miliardi ad almeno EUR1,8 miliardi al 31 decembre 2023 rispetto a EUR1,1 miliardi del 2022", ha dichiarato la società.

Fra le PMI, Farmacosmo ha ceduto l'1,4% dopo aver comunicato giovedì sera di aver realizzato, nei primi nove mesi dell'anno, ricavi per EUR52,5 milioni, in crescita del 14% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Allcore - su del 3,1% - ha fatto sapere giovedì sera di aver chiuso i primi nove mesi dell'anno con ricavi consolidati di gruppo pari a EUR30,1 milioni, in crescita da EUR26,0 milioni rispetto al pari periodo 2022

Convergenze ha guadagnato il 6,8% dopo aver comunicato giovedì di aver chiuso i primi nove mesi con ricavi pari a circa EUR16,5 milioni rispetto a EUR22,6 milioni dello stesso periodo del 2022

A New York, il Dow è in calo dello 0,2% a 32.708,95, il Nasdaq sale dello 0,9% a 12.714,41 e l'S&P 500 guadagna lo 0,2% a 4.144,72.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0579 contro USD1,0542 registrato in chiusura azionaria europea di giovedì mentre la sterlina vale USD1,2144 da USD1,2127 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD88,42 al barile da USD88,98 al barile di ieri in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD1.981,79 l'oncia da USD1.979,31 l'oncia di ieri sera.

Il calendario economico di lunedì prevede l'inflazione tedesca alle 0830 CEST, seguita da quelle al consumo e alla produzione della Spagna, alle 1000 CEST.

La fiducia dei consumatori dell'Eurozona arriverà alle 1100 CEST, un'ora dopo i dati sul Prodotto Interno Lordo della Germania.

Nel pomeriggio, si terranno aste di T-Note a tre e sei mesi negli USA, alle 1730 CEST.

Tra le società di Piazza Affari, occhi puntati sui risultati di Amplifon, Franchi Umberto Marmi, GEL, Lottomatica, Piaggio & C. e Technogym.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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