(Alliance News) - Il Mib si muove ribassista giovedì, nella giornata in cui si prevede che la Banca Centrale Europea mantenga i tassi di interesse sui livelli attuali per il quarto meeting consecutivo, tra le preoccupazioni per un'imminente recessione e il persistente rallentamento dell'inflazione, nonostante le pressioni sottostanti sui prezzi rimangano elevate.

È ampiamente atteso quindi che il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali rimanga al 4,5%, mentre il tasso sulle operazioni di deposito dovrebbe rimanere fermo al record storico del 4%.

L'attenzione degli investitori si sposterà sulle nuove proiezioni economiche dell'Eurotower, che si prevede indicheranno una crescita economica e un'inflazione più basse per l'anno a venire, oltre all'attesissima conferenza stampa della presidente della Christine Lagarde, alla ricerca di eventuali indicazioni sulla tempistica dei potenziali tagli dei tassi di interesse.

La numero uno di Francoforte dovrebbe riaffermare la necessità di ulteriori prove che l'inflazione sia sotto controllo e che il ritmo degli aumenti salariali stia rallentando prima di prendere in considerazione aggiustamenti della politica monetaria.

Il FTSE Mib, dopo avere chiuso mercoledì in rialzo dello 0,7%, sta cedendo lo 0,3% a 33.278,05.

Il Mid-Cap sta avanzando frazionalmente a 46.360,72, lo Small-Cap sta cedendo lo 0,1% a 27.663,41 e l'Italia Growth sta cedendo lo 0,1% a 8.183,92.

In Europa, il FTSE 100 di Londra sta cedendo lo 0,3% così come il CAC 40 di Parigi e il DAX 40 di Francoforte.

Sul listino principale di Piazza Affari, spinta su Saipem, che si porta avanti del 2,8% con nuovo prezzo a EUR1,98, dopo il 2,2% di rosso della seduta precedente. Il titolo - beneficiando dei recenti buoni numeri rialsciati per il 2023 - verniva da quattro sedute chiuse con candela bullish.

Acquisti anche su Iveco, che avanza con un più misurato 0,5%, puntando alla terza sessione da chiudere fra i rialzisti.

Il consiglio di amministrazione di Nexi - in calo dello 0,2% - ha approvato i risultati finanziari consolidati al 31 dicembre 2023, chiudendo con un utile di pertinenza del gruppo normalizzato pari a EUR711,8 milioni con un utile per azione normalizzato di EUR0,54, in crescita del 4,9% su base annuale. La perdita di pertinenza del gruppo reported è pari a EUR1,01 miliardi, in conseguenza alla svalutazione tecnica non cash del valore contabile dell'avviamento e delle attività immateriali, pari a EUR1,26 miliardi, a seguito dell'andamento del prezzo dell'azione e delle attuali condizioni di mercato.

Telecom Italia - in rosso del 5% - ha fatto sapere mercoledì che il consiglio di amministrazione ha esaminato i dati del 2023, confermando i preliminari, che vedevano ricavi di EUR16,30 miliardi da EUR15,79 miliardi del 2022. L'Ebitda ammonta a EUR5,71 miliardi da EUR5,35 miliardi del 2022, con un margine del 35,0% dal 33,9% dell'anno precedente. L'utile operativo sale del 38% a EUR836 milioni da EUR606 milioni, con marigne del 5,1% dal 3,8%, mentre la perdita netta si riduce a EUR1,44 miliardi da EUR2,93 miliardi dell'anno prima.

Sul MidCap, forza su Maire Tecnimont, che sta avanzando con il 4,0% a EUR6,73 e che durante la sessione ha toccato il suo nuovo massimo a 52 settimane a EUR6,76.

Buzzi Unicem sta invece portando il prezzo avanti del 2,6%, in scia all'attivo della vigilia chiusa con un più 0,6%.

Salvatore Ferragamo - in lettera con lo 0,9% - ha comunicato mercoledì di aver chiuso il 2023 con un utile netto di EUR26 milioni, in calo del 60% rispetto a quello di EUR65 milioni del 2022. I ricavi sono scesi del 7,6% a EUR1,16 miliardi da EUR1,25 miliardi, "in una fase in cui l'azienda procede nella transizione dell'offerta di prodotto, continuando al contempo nell'ottimizzazione della rete distributiva, in un contesto di maggiore incertezza della domanda nel settore del lusso", ha dichiarato la società- Il margine lordo è aumentato al 72,6% dal 72,0% dell'anno precedente, con un Ebitda calato del 16% a EUR252 milioni da EUR299 milioni dell'anno prima.

Anima Holding - sotto dello 0,8% - ha fatto sapere mercoledì che la raccolta netta di risparmio gestito del gruppo nel mese di febbraio - escluse le deleghe assicurative di ramo I - è stata negativa per EUR286 milioni. Le massi in gestione totali risultano a oltre EUR191,2 miliardi.

Carel Industries sta invece chiudendo il listino con un passivo del 3,7% dopo l'1,4% di verde di mercoledì sera dopo il rilascio dei conti. L'utile netto è invece di EUR70,9 milioni, in aumento del 14% da EUR62,1 milioni dell'anno prima. Il board ha proposto la distribuzione di un dividendo di EUR0,19 per azione, in aumento rispetto a quello di EUR0,18 pagato l'anno scorso.

Sullo SmallCap, algoWatt sta avanzando dell'8,4% a EUR0,1550 per azione, rialzando la testa dopo cinque sedute ribassiste. La società ha comunicato mercoledì di non essere a conoscenza di eventi o notizie che possano aver innescato i recenti movimenti del titolo a Piazza Affari.

"In relazione all'andamento del titolo in Borsa nelle ultime sedute e al fine di informare correttamente il mercato, algoWatt comunica di essere ancora in attesa del pronunciamento del Tribunale di Milano circa la richiesta di proroga del termine concesso per il deposito di una proposta definitiva di concordato preventivo di gruppo o una domanda di omologa di accordi di ristrutturazione dei debiti di gruppo", ha spiegato la società.

Fidia sale invece dell'8,1%, in verde dopo due sedute ribassiste.

Fra le PMI, High Quality Food posiziona l'asticella al rialzo del 7,9%. Il titolo - che presenta una volatilità annuale pari a 62 - posiziona il prezzo a EUR0,82, facendo seguito a sei sessioni flat.

Porto Aviation Group - su del 2,1% - mercoledì ha fatto sapere che nel 2023 ha riportato un utile netto pari a EUR210.000 da una perdita per EUR446.000 al 31 dicembre 2022. I ricavi nel periodo si sono attestati a EUR2,9 milioni da EUR2,4 milioni nell'anno precedente e in aumento del 20%, mentre il valore della produzione si è attestato a EUR3,5 milioni da EUR2,4 milioni e in crescita del 48% sul 2022.

In coda, Fope sta cedendo il 3,3%, alzando i remi in barca dopo quattro sessioni in attivo.

A New York, il Dow ha raccolto lo 0,2%, il Nasdaq avanza dello 0,6%, mentre l'S&P 500 sta avanzando dello 0,5%.

Fra le piazze asiatiche, il Nikkei ha lasciato sul parterre l'1,2%, lo Shanghai Composite ha ceduto lo 0,4%, mentre l'Hang Seng marca un rosso dell'1,3%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0896 contro USD1,0885 registrato in chiusura azionaria europea di ieri sera, mentre la sterlina vale USD1,2739 da USD1,2726 di mercoledì sera.

Il Brent vale USD82,41 al barile contro USD83,17 al barile di mercoledì in chiusura. L'oro, invece, scambia USD2.156,45 l'oncia da USD2.147,20 l'oncia di ieri sera.

Nel calendario macroeconomico di giovedì, alle 1415 CET, focus sulla decisione della BCE, seguita dopo 30 minuti dalla conferenza della numero uno dell'Eurotower, Christine Lagarde.

Oltreoceano, alle 1430 CET, sarà la volta delle jobless claims e della bilancia commerciale degli USA mentre, alle 1600 CET, parlerà il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, al Congresso degli USA. La giornata si chiude con il bilancio della Fed, in arrivo alle 2230 CET, e sarà intervallata dai discorsi di altri banchieri centrali, in Europa e negli USA.

Tra le società di Piazza Affari, sono attesi i conti di Amplifon, Azimut Holding, Danieli e Fincantieri, tra gli altri.

Di Maurizio Carta, Alliance News senior reporter

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