(Alliance News) - Venerdì, a metà seduta, il Mib si muove in territorio positivo oltre area 30.500, in linea con la performance delle altre piazze europee, mentre l'attenzione degli investitori si è spostata verso i potenziali tagli dei tassi di interesse da parte della BCE.

La presidente Christine Lagarde ha indicato giovedì che la fase più impegnativa dell'inflazione potrebbe essere ormai alle spalle, seppure senza essere più specifica su possibili riferimenti temporali sui tagli del costo del denaro a breve.

Gli Stati Uniti e il Regno Unito venerdì notte hanno effettuato attacchi militari contro i ribelli Houthi sostenuti dall'Iran, sollevando timori di una più ampia escalation del conflitto nella regione.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha affermato di aver ordinato gli attacchi in risposta agli attacchi "senza precedenti" da parte dei militanti con sede nello Yemen contro navi commerciali nel Mar Rosso. Anche Australia, Bahrein, Canada e Paesi Bassi hanno sostenuto l'operazione.

Così, il FTSE Mib sale dell'1,0% a 30.540,89, con il put/calla ratio che si muove sul valore di 1,6.

In Europa, il FTSE 100 di Londra sta avanzando dello 0,8%, il CAC 40 di Parigi sale dell'1,1%, mentre il DAX 40 di Francoforte sta segnando un più 0,9%.

Fra i listini minori, il Mid-Cap avanza dello 0,7% a 44.252,42, lo Small-Cap è su dello 0,8% a 27.968,43 e l'Italia Growth è in passivo dello 0,1% a 8.234,93.

Sul Mib, buon andamento per Banca Monte dei Paschi, che porta l'asticella al rialzo del 2,8% dopo tre sedute ribassiste.

Avanza bene anche Saipem, che si porta avanti del 2,3% con nuovo prezzo a EUR1,44 spinto dal rialzo dell'oro nero. Sul titolo si segnala che qualche giorno fa Capital Fund Management ha alzato la posizione corta all'1,05% dallo 0,93%, mentre Voleon Capital Management l'ha limata allo 0,62% dallo 0,59%.

Buoni acquisti anche su Prysmian, che si porta avanti del 2,3% con nuovo prezzo a EUR40,73 dopo due sedute ribassiste.

Barclays ha portato al rialzo il target price di Terna a EUR8,00 da EUR7,60, con il titolo che viaggia in verde del 2,1%. Martedì ha comunicato di avere lanciato con successo un'emissione obbligazionaria single tranche a tasso fisso e per un totale di EUR850 milioni. La durata pari a 7 anni e scadenza in data 17 gennaio 2031, pagherà una cedola annuale pari a 3,50% per anno e sarà emesso a un prezzo pari a 99,385%, con uno spread di 100 punti base rispetto al midswap.

Stellantis - su dello 0,5% - ha comunicato venerdì che il suo fondo di venture capital, Stellantis Ventures, ha annunciato la propria partecipazione come investitore strategico in Tiamat, azienda francese che sviluppa e commercializza la tecnologia delle batterie agli ioni di sodio.

Fra i pochi ribassisti si vede Pirelli, che segna un meno 0,4% dopo l'attivo della vigilia con il 2,8%.

Sul Mid-Cap, PharmaNutra - in buona forma sin dal suono della campanella - avanza del 6,2%, virando al rialzo dopo due sedute di fila chiuse in contrazione.

Buona prevalenza del lato degli acquisti anche su Fincantieri, che interrompe un trend ribassista durato cinque sedute salendo del 3,4%.

Per Alerion il rialzo è invece del 2,7%, dopo due sedute ribassiste.

Credem - su dello 0,6% - ha comunicato giovedì sera di avere emesso una nuova emissione obbligazionaria, destinata a investitori istituzionali e professionali, per

un ammontare pari a EUR500 milioni. L'emissione, nel formato "Social Covered Bond" andrà a supportare attività di sostenibilità sociale ed evidenza l'impegno del gruppo in ambito ESG.

Doppio taglio del target price per Salvatore Ferragamo, che cede lo 0,4% a EUR11,27 per azione. Bank of America lo ha fissato a EUR10,00 da EUR12,00, mentre Goldman Sachs lo posiziona a EUR11,80 da EUR13,60.

Nota negativa, fra i pochi, anche per Industrie de Nora, che segna un meno 1,5%, posizionando il muso verso la quarta seduta da chiudere con candela ribassista.

Sullo Small-Cap, prosegue la spinta su Safilo Group, che segue il buon andamento visto sin dall'apertura e si porta al rialzo del 7,9% dopo due sedute ribassiste.

Quartieri alti anche per Servizi Italia che si apprezza oltre il 16% a EUR1,91. Il titolo - che manca allo stacco del dividendo dal 2020 - si lascia alle spalle due sessioni bearish.

algoWatt avanza invece del 4,3% dopo due sedute di ribassi, con nuovo prezzo a EUR0,3005.

Prevalgono le vendite - fra i numerosi - su Caleffi, che porta l'asticella del prezzo al ribasso del 5,9%, oggetto di profit taking dopo quattro sessioni al rialzo.

Restart segna invece un meno 2,8%, dopo l'attivo della vigilia con l'1,4%.

Itway sta invece cedendo il 3,5%, dopo due sedute rialziste.

Tra le PMI, Impianti avanza oltre il 13%, portando il prezzo a EUR0,50. Il titolo, valutato da un solo analista su MarketScreener, ha un target price di EUR1,70, risultando quindi ampiamente sottoprezzato.

CleanBnB avanza invece del 5,8% a EUR1,19, al rimbalzo dopo quattro sessioni con candela bearish.

Il consiglio di amministrazione di PharmaNutra - in rialzo del 6,2% - ha approvato giovedì i dati preliminari di vendita del gruppo relativi all'esercizio 2023, riportando ricavi netti consolidati per EUR100,2 milioni, in crescita del 21% rispetto all'intero anno 2022, quando erano EUR82,7 milioni. I ricavi nel mercato Italia sono aumentati del 15% a EUR68 milioni da EUR59,2 milioni nel 2022 mentre all'estero sono cresciuti del 37% a EUR32,2 milioni rispetto a EUR23,5 milioni del 2022.

Portobello - in flessione dello 0,8% in scia al passivo della vigilia - ha comunicato giovedì che il consiglio d'amministrazione ha fissato le condizioni dell'aumento di capitale da EUR8,0 milioni da offrire in opzione agli azionisti. Verranno emesse 1,1 milioni di nuvoe azioni ordinarie, con prezzo di sottoscrizinoe unitario di EUR7,00.

A New York, il Dow ieri sera ha chiuso poco sopra la parità, il Nasdaq in perfetta parità, mentre l'S&P 500 ha ceduto lo 0,1%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0959 contro USD1,0943 registrato in chiusura azionaria europea di giovedì, mentre la sterlina vale USD1,2753 da USD1,2704 di ieri sera.

Il Brent vale USD80,35 al barile contro USD78,74 al barile di giovedì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD2.043,91 l'oncia da USD2.019,55 l'oncia l'oncia di ieri sera.

Il calendario economico di venerdì, alle 1430 CET, è atteso l'indice dei principali prezzi alla produzione statunitense.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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