(Alliance News) - Mercoledì, le piazze europee hanno chiuso in maniera contrastata, con Londra e Parigi in rosso, mentre Milano e Francoforte hanno proseguito seguendo il sentiero di attivo visto sin dal suono della campanella iniziale e ulteriormente accodandosi alla traiettoria lievemente positiva di Wall Street, con la propensione agli acquisti che ha così avuto la meglio nei trading desk anche al termine delle contrattazioni.

Da segnalare come i rendimenti dei titoli del Tesoro USA siano diminuiti significativamente - con il T-Note sotto area 4,6% - a causa dei commenti accomodanti dei funzionari della Fed, che proseguono nel fornire forti indicazioni su quella che potrebbe essere un ulteriore conferma dei tassi per novembre.

Allo stesso tempo, i prezzi alla produzione sono aumentati più del previsto il mese scorso, suggerendo che le pressioni rimangono elevate. Il paniere alla produzione è infatti aumentato dello 0,5% su base mensile rispetto alle previsioni che lo attendevano per un valore dello 0,3%.

Il verbale del FOMC che verrà pubblicato in serata potrebbe comunque offrire ulteriori informazioni sui piani della Fed per la fine dell'anno, mentre per domani è atteso il rapporto sull'indice dei prezzi al consumo che i mercati prevedono in lieve rallentamento.

Sempre dal lato della politica monetaria, come scritto in apertura, nel FedWatch Tool della piattaforma CME Group, utilizzando i future anche in base all'effettivo tasso dei federal funds o EFFR, la conferma del tasso nella riunione del 1 novembre ha una probabilità del 91% per la conferma intervallo 525/550 bp. Il rialzo di 25 bps nel target 550/575 bps è invece prezzato al 9%.

Il FTSE Mib, quindi, avanza dello 0,4% a 28.419,06, il Mid-Cap cede lo 0,3% a 39.423,63, lo Small-Cap ha chiuso in verde dello 0,4% a 25.560,84, mentre l'Italia Growth ha terminato in rosso dello 0,3% a 8.053,25.

In Europa, il FTSE 100 di Londra ha ceduto lo 0,1%, il CAC 40 di Parigi ha ceduto lo 0,4%, mentre il DAX 40 di Francoforte ha segnato un più 0,2%.

Sul listino principale di Borsa Italiana, forza sul titolo Banca Monte dei Paschi, che si porta su del 5,7% in scia al verde della vigilia, seppure con un più modesto 0,5%. Da segnalare che sul titolo Marshall Wace ha alzato lo short allo 0,96% dallo 0,86%.

Quartieri alti si vede Iveco, che sale con il 3,1%, in scia all'attivo della vigilia chiusa con un più 3,2%.

Forza anche su Saipem, che si porta avanti dell'1,6% con nuovo prezzo a EUR1,4960. Da segnalare che sul titolo Jefferies ha portato al rialzo il prezzo obbiettivo a EUR2,20 da EUR1,80 con raccomandazione 'buy'.

Avanza bene anche BPER Banca, che si porta avanti del 2,8% a EUR2,96, proseguendo al rialzo dopo il verde della vigilia chiusa con un più 3,7%.

Azimut Holding avanza invece con lo 0,3%, dopo l'1,1% di attivo della vigilia. La società martedì ha comunicato di aver registrato nel mese di settembre una raccolta netta positiva per EUR247 milioni, raggiungendo così EUR5,0 miliardi da inizio anno e con un obiettivo per l'intero anno 2023 di EUR6-8 miliardi, di cui il 60% pari a EUR3 miliardi è stato indirizzato in prodotti di risparmio gestito.

DiaSorin è invece arretrato del 3,4%, dopo il 3,2% di attivo della seduta precdente.

Campari è invece arretrato con il 2,5%, che si succede al 2,3% di attivo con cui ha chiuso la seduta precedente.

Sul segmento cadetto, Antares si apprezza del 4,2%, portando il prezzo a EUR2,99, rialzando la testa dopo un lungo trend ribassista.

Banca Ifis porta invece a casa un più 1,9% con nuovo prezzo a EUR16,79. Il titolo durante la seduta ha toccato il nuovo massimo a 52 settimane a EUR16,96.

Avanza bene Maire Tecnimont, segnando un più 2,9%. Da segnalare che sul titolo Fosse Capital Partners ha tagliato la posizione corta allo 0,7% dallo 0,95% precedente.

Nelle retrovie si vede invece Ariston Holding, che cede il 3,2% a EUR5,98 per azione dopo l'attivo di ieri sera con il 4,6%.

Seco cede invece il 4,3%, dopo l'1,4% di attivo della vigilia. Il titolo veniva in precedenza da quattro sessioni ribassiste.

Sullo Small-Cap, Restart si porta avanti del 4,8%, al rimbalzo dopo due sessioni ribassiste in cui ha lasciato sul parterre oltre il 12%.

Immsi è invece avanzato del 3,8% a EUR0,4620 per azione, dopo l'1,7% di attivo della seduta precedente.

doValue ha chiuso in attivo dello 0,8%. La company ha comunicato lunedì che partirà con un programma di buyback da 2,0 milioni di azioni. Le azioni, pari al 2,5% del capitale sociale della società, potranno essere rilevate entro il 25 ottobre 2024 e, al prezzo di venerdì di EUR3,59, l'ammontare investito sarebbe di EUR7,2 milioni.

Ha scambiato bene anche Caleffi, che ha segnato un meno 3,1% dopo due sedute concluse in rosso.

In coda, Netweek segna un meno 0,4%, in scia la passivo di martedì chiuso con un meno 1,1%.

Vendite marcate anche su Seri Industrial, che cede l'8,5% con nuovo prezzo a EUR3,06 e con quasi 738.000 pezzi passati di mano rispetto a una media giornaliera a tre mesi di poco più di 139.000.

Fra le PMI, Iervolino & Lady Bacardi avanza con il 4,2% in scia all'1,7% di verde della vigilia.

Buona spinta anche su Clabo, che ha portato a casa il 6,9%. Sul titolo si registra un alto volume di scambi, con oltre 56.000 pezzi passati di mano rispetto a una media giornaliera a 3 mesi di circa 19.100.

Edil San Felice - su dello 0,4% a EUR2,53 - ha fatto sapere martedì di aver completato in giornata l'acquisizione della totalità delle azioni di Sogem Srl, azienda campana attiva nel settore del restauro e nella manutenzione di beni tutelati, per un totale di EUR410.000.

In coda, High Quality Food ha ceduto il 4,8%, dopo l'attivo della vigilia con il 6,6%.

Planetel cede invece il 4,7%, oggetto di profit taking dopo due sedute in cui ha raccolto un cumulato di oltre il 18%.

A New York, il Dow è poco sopra la parità, il Nasdaq avanza dello 0,3%, mentre l'S&P 500 sta avanzando dello 0,1%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0615 contro USD1,0606 registrato in chiusura azionaria europea di martedì, mentre la sterlina vale USD1,2303 da USD1,2271 di martedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD85,97 al barile da USD87,35 al barile di martedì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD1.872,96 l'oncia da USD1.859,00 l'oncia di martedì sera.

Il calendario macroeconomico di giovedì, alle 0800 CEST in arrivo il PIl del Regno Unito, la produzione industriale, la produzione manifatturiera e il saldo della bilancia commerciale. Alle 1100 CEST parlearnno invece Pill e Woods della Bank of England, mentre dieci minuti dopo ci sarà un'asta di BTP con scadenz a 3 e 7 anni. Alle 1300 CEST, invece, parlerà Fabio Panetta del board della BCE.

Alle 1430 CEST dagli USA sarà la volta delle rischieste di disoccupazione e l'indice dei prezzi al consumo. Alle 1700 CEST le scorte di petrolio greggio e il report delle raffinerie EIA,. Alle 1730 CEST sarà la volta delle aste dei buoni del Tesoro a 4 e 8 settimane, mentre alle 1900 CEST ci sarà un asta con scadenz a a 30 anni. Alla stessa ora, infine, terrà un discorso il membro del FOMC Bostic.

Nel calendario societario non sono previsti particolari eventi.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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