(Alliance News) - L'indice delle bluechip avanza, seppure di poco, nell'ultima seduta della settimana, portando l'asticella dei punti in area 33.400, mantenendo livelli che non si vedevano dal 2008, dopo che sia la Banca Centrale Europea che la Federal Reserve - per bocca dei loro timonieri - hanno accennato a un potenziale abbassamento dei tassi di interesse entro giugno.

Gli investitori sono ora concentrati sull'imminente report sul mercato del lavoro statunitense, che potrebbe offrire spunti per un'eventuale riduzione dei tassi di interesse in tempi brevi.

Il FTSE Mib, così, sta avanzando dello 0,1% a 33.461,83, il Mid-Cap sta cedendo frazionalmente a 46.453,81, lo Small-Cap è in rosso dello 0,5% a 27.554,49 e l'Italia Growth in rosso dello 0,4% a 8.089,57.

In Europa, il FTSE 100 di Londra sta cedendo lo 0,4%, il DAX 40 di Francoforte è in calo dello 0,1%, mentre il CAC di Parigi è verde dello 0,2%.

Sul listino principale di Piazza Affari, Iveco Group conferma il buono stato di forma con un incremento del 5,6% con nuovo prezzo a EUR12,62 per azione, con il titolo che ha toccato il nuovo massimo a 52 settimane a EUR12,67 per azione.

Saipem avanza del 3,1% a EUR2,03 per azione, anch'esso aggiornando il massimo a 52 settimane a tale livello di prezzo.

Telecom Italia avanza invece del 2,4%, rialzando la testa dopo quattro sessioni ribassiste, dopo la conferma dei conti del 2023. L'utile operativo sale del 38% a EUR836 milioni da EUR606 milioni, con margine del 5,1% dal 3,8%, mentre la perdita netta si riduce a EUR1,44 miliardi da EUR2,93 miliardi dell'anno prima.

Italgas - in denaro dello 0,3% - ha comunicato di avere sottoscritto con un pool di banche italiane e internazionali un contratto di finanziamento Sustainability Linked da EUR600 milioni con scadenza massima di 5 anni. Si tratta di un Revolving Credit Facility che permetterà al Gruppo di disporre di una nuova fonte di finanziamento per supportare futuri fabbisogni.

UniCredit - sta cedendo lo 0,4% - ha comunicato venerdì di aver acquistato 4,8 milioni di azioni ordinarie proprie tra il 4 e il 7 marzo. Le azioni sono state rilevate al prezzo medio unitario di EUR31,3779, per un controvalore complessivo di EUR151,8 milioni.

Vendite anche su Azimut, che segna un meno 7,4%, facendo seguito al rosso del 5,9% del 5,9% della vigilia nonostante gli ottimi conti. La company ha fatto sapere giovedì di aver chiuso il 2023 con un utile netto adjusted pari a EUR454 milioni da EUR402 milioni nel 2022 e in aumento del 13%. Il consiglio di amministrazione ha deliberato la distribuzione di un dividendo pari a EUR1,40 per azione da uno per EUR1,30 del 2022.

Sul Mid-Cap, Italmobiliare - in rialzo del 5,2% - si prende la vetta del listino ha fatto sapere giovedì di aver chiuso il 2023 con un utile di EUR51,6 milioni da EUR33,5 milioni del 2022. Il consiglio di amministrazione, inoltre, proporrà alla prossima assemblea la distribuzione di un dividendo per complessivi EUR3 per azione. Il NAV ammonta a EUR2,20 miliardi da EUR2,03 miliardi dell'anno precedente.

Danieli - in attivo del 3,9% - ha fatto sapere giovedì di aver chiuso il primo semestre dell'anno 2023/2024 il 31 dicembre scorso con un utile di EUR98,8 milioni in crescita del 33% da EUR74,1 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. I ricavi operativi ammontano a EUR2,07 miliardi da EUR1,87 miliardi al 31 dicembre del 2022. "I risultati del primo semestre 2023/2024 confermano le previsioni di un calo di redditività nella produzione di acciaio e di un miglioramento nella progettazione e fornitura di impianti siderurgici. Le due attività continuano a compensarsi nell'"up and down" dei cicli economici, precisa la società".

Prosegue il rialzo di Maire Tecnimont, che si porta avanti del 5,9% a EUR7,15 per azione, con nuovo massimo annuale a quota EUR7,21.

Fincantieri - in rosso dell'1,4% - ha fatto sapere giovedì di aver migliorato la perdita nel 2023, passando a una perdita di EUR53 milioni da una perdita per EUR324 milioni al 31 dicembre 2022. I ricavi nel periodo si sono attestati a EUR7,65 miliardi da EUR7,44 miliardi nel 2022.

La coda del listino è per Tinexta, che segna un meno 9,2%, dopo avare fatto sapere giovedì di aver chiuso il 2023 con un utile netto pari a EUR69,9 milioni, in calo dell'11% da EUR78,1 milioni al 31 dicembre 2022.

Sullo Small-Cap, spinta su Fidia, che si porta avanti oltre il 10% con nuovo prezzo a EUR0,3870. Il titolo - che manca allo stacco del dividendo dal 2017 - sul settimanale ha incrementato il proprio market cap di quasi il 35%.

algoWatt - rialzista con il 6,8% - avanza ancora dopo la chiusura in doppia cifra della seduta precedente.

Eurogroup Laminations sta invece salendo del 3,9%, in attesa dei risultati in pubblicazione per lunedì.

Bastogi sta invece cedendo il 7,3% con nuovo prezzo a EUR0,4170 per azione, in direzione per la terza seduta da concludere con candela ribassista.

Fra le PMI, FAE Technology avanza del 4,7%, puntando all'ottava seduta fra i rialzisti.

Ambromobiliare avanza del 6,1% a EUR1,39, in scia all'attivo della vigilia seppure con un timido 0,8%.

Bellini Nautica avanza invece dell'1,2%, al rimbalzo dopo tre sedute ribassiste.

Il fondo è di Compagnia dei Caraibi, che cede l'8,9% dopo l'1,0% di passivo della vigilia.

A New York, ieri sera, il Dow ha chiuso rialzista dello 0,3%, il Nasdaq è avanzato dell'1,5%, mentre l'S&P 500 ha guadagnato l'1,0%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0933 contro USD1,0934 registrato in chiusura azionaria europea di ieri sera, mentre la sterlina vale USD1,2831 da USD1,2790 di giovedì sera.

Il Brent vale USD82,80 al barile contro USD82,78 al barile di giovedì in chiusura. L'oro, invece, scambia USD2.167,82 l'oncia da USD2.156,44 l'oncia di ieri sera.

Nel calendario macroeconomico di venerdì, alle 1430 CET, dagli USA, sono attesi il salario medio e il tasso di disoccupazione.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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