L'indice Nikkei è scivolato dell'1,61% a 29.671,70, scendendo sotto l'importante soglia psicologica toccata la settimana scorsa, mentre il più ampio indice Topix ha perso l'1,82% a 1.903,07.

"L'andamento instabile del mercato statunitense nella notte ha sollevato preoccupazioni per l'outlook negli investitori in Giappone", ha detto Koichi Kurose di Resona Asset Management.

Il Nasdaq ha chiuso in ribasso, l'unico principale indice statunitense in negativo mentre Wall Street ha cancellato le perdite, con gli indici S&P 500 e il Dow Jones in rialzo.

In Giappone, Softbank Group ha ceduto il 5,2%, zavorrando l'indice Nikkei.

Pesano anche i titoli dei produttori di chip, con Fanuc in ribasso del 4,66%, Tokyo Electron in calo del 2,74% e Shin-Etsu Chemical a -4,35%.

I governi regionali giapponesi hanno richiesto la rimozione delle misure di emergenza contro la pandemia prima del termine previsto per il 7 marzo, data la tendenza al ribasso del numero di nuovi contagi da Covid-19, secondo quanto riferito dal ministro dell'economia giapponese.

I titoli di compagnie aeree e ferroviarie hanno guadagnato terreno, con Japan Airlines in rialzo del 3,6% e Ana Holdings in rialzo del 2,12%.