MILANO (MF-DJ)--Il Dow Jones avanza dello 0,41% grazie alle novitá positive sul fronte dei vaccini, ma l'S&P 500 avanza solo dello 0,04% e il Nasdaq Composite cede lo 0,23% con i titoli delle principali aziende tecnologiche in affanno.

AstraZeneca ha fatto sapere che il suo candidato vaccino per il coronavirus sviluppato in collaborazione con l'Universitá di Oxford ha raggiunto gli endpoint di efficacia nella protezione dal Covid-19 a un minimo di 14 giorni dopo la somministrazione di due dosi del prodotto.

I dati forniti dai due partner si riferiscono agli studi clinici condotti nel Regno Unito e in Brasile, in cui si evincono range di efficacia che variano dal 62% al 90% in base ai regimi di dosaggio somministrati.

"Se si esaminano i dettagli, sembra una buona notizia", conferma Paul O'Connor, responsabile multi asset di Janus Henderson Investors. A differenza dei vaccini in fase di sviluppo di Pfizer e Moderna, quello di AstraZeneca può essere conservato a temperature superiori a zero gradi, facilitando il processo di distribuzione, aggiunge O'Connor

"La settimana si apre in positivo in scia alle indiscrezioni su un piano di roll-out del vaccino piú veloce delle attese giunte nel weekend. Le prime dosi del vaccino potrebbero essere distribuite al personale sanitario statunitense giá intorno a metá dicembre", aggiungono gli strategist di Mps Capital Services.

Per quanto riguarda poi la politica fiscale, "mi aspetto che vedremo un pacchetto fiscale di circa 1.500 miliardi di dollari (5% del Pil Usa) entro fine anno o inizio 2021, dato che il capogruppo Repubblicano al Senato ha giá indicato la volontá di raggiungere un accordo e che questo coprirá anche questioni come l'estensione dei prestiti alle piccole aziende per proteggere i posti di lavoro (il Paycheck Protection Programme o Ppp)", afferma David Riley, Chief Investment Strategistdi BlueBay Asset Management.

"Anche se il pacchetto fiscale sará di supporto per la crescita Usa e globale, uno stimolo fiscale ridotto implicherebbe che la Fed continuerebbe a mantenere la politica monetaria extra accomodante ancora piú a lungo, con pressioni al ribasso sul dollaro", conclude l'esperto.

Sul fronte macroeconomico poi, il Pmi manifatturiero Usa, nella lettura preliminare di novembre, si è attestato a 56,7 punti, in incremento rispetto ai 53,4 punti di ottobre. Il dato, puntualizzano gli economisti di Ihs Markit, è sui massimi da 74 mesi.

Inoltre il Pmi servizi americano, nella lettura preliminare di novembre, si è attestato a 57,7 punti rispetto ai 56,9 di ottobre. La lettura, precisano gli economisti di Ihs Markit, è sui massimi da 68 mesi.

I sondaggi Pmi di novembre "forniscono la prima istantanea post-elettorale dell'economia degli Stati Uniti", ed è "una lettura molto incoraggiante" ma ha anche un prezzo, commenta Chris Williamson, Chief Business Economist di Ihs Markit. Infatti, avverte l'economista, "l'aumento della domanda e delle assunzioni ha fatto aumentare i prezzi e i salari. I prezzi medi di vendita di beni e servizi sono aumentati al ritmo piú veloce mai registrato dall'indagine, con carenze di forniture anche piú diffuse rispetto a qualsiasi momento precedentemente segnalato". Inoltre, aggiunge Williamson, "le aspettative sull'anno a venire sono salite al massimo da oltre sei anni, riflettendo la combinazione di un aumento post-elettorale della fiducia e notizie incoraggianti che i vaccini potrebbero consentire un ritorno a condizioni di business piú normali in un futuro non troppo lontano".

Infine l'indice Cfnai, che misura l'andamento dell'attivitá economica nel distretto della Fed di Chicago, si è attestato a +0,83 punti nel mese di ottobre, in aumento rispetto a quota +0,32 di settembre. La media mobile a 3 mesi è a +0,75 punti rispetto ai +1,37 del mese precedente.

alb

alberto.chimenti@mfdowjones.it

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November 23, 2020 11:53 ET (16:53 GMT)