MILANO (MF-DJ)--L'azionario Usa tratta in rialzo e tenta di recuperare alcune perdite causate dalle preoccupazioni sulla variante Omicron e dalle prospettive di un minore stimolo dalla Federal Reserve.

Il Dow Jones è in rialzo dell'1,45% e l'S&P 500 dell'1,83%. Il Nasdaq Composite sale dell'1,72%.

A sostenere il mercato i buoni dati macro, con l'indice Ism non manifatturiero degli Usa si è attestato a 61,1 punti a novembre, in rialzo rispetto ai 60,8 di ottobre e marginalmente al di sopra del consenso degli economisti a 61 punti. Sempre a novembre, il sotto-indice sull'occupazione è salito a 53,3 punti dai 52 di ottobre. Quello relativo ai nuovi ordini, invece, è salito a 61,5 punti da quota 59,8. Infine il sotto-indice dei prezzi è sceso a 82,4 punti rispetto agli 85,7 di ottobre.

I vincoli di approvvigionamento continuano a frenare la produzione nelle fabbriche statunitensi, ma l'indice Ism suggerisce che il peggio potrebbe essere passato, affermano gli economisti di Jefferies.

L'indice di consegna dei fornitori è sceso a 72,2 a novembre dai 75,6 del mese precedente, segnalando che i tempi di consegna non erano così lunghi come a ottobre e che i ritardi logistici e le strozzature che hanno afflitto il settore dall'inizio della pandemia hanno appena iniziato a migliorare marginalmente, dice Jefferies. "Ci sono molte ragioni per essere ottimisti sulle prospettive per l'industria, ma fino a quando i lavoratori non torneranno ai loro posti, la carenza di scorte inizierá a vedere un pò di sollievo e la catena di approvvigionamento si rimetterá in moto, il potenziale di crescita complessiva rimarrá limitato".

Inoltre, in base alle stime dell'Automatic Data Processor, negli Usa è stato registrato a novembre un aumento dei posti di lavoro nel settore privato pari a 534.000 unitá. Il dato ha battuto il consenso degli economisti che si aspettavano una crescita dei posti pari a 480.000 unitá.

"La nostra sensazione è che il recente sell-off sia un'opportunitá di acquisto a lungo termine. Tuttavia, gli investitori che vogliono evitare un potenziale grande rischio potrebbero voler aspettare fino alla riunione [della Fed] del 15 dicembre", ha detto lo strategist di Wolfe Research, Chris Senyek.

Gli investitori hanno poco da fare mentre valutano se la variante Omicron porterá a rinnovate restrizioni negli Stati Uniti e altrove e, in tal caso, in che modo i governi e le banche centrali risponderebbero per sostenere l'economia.

Sebbene i produttori di farmaci abbiano affermato che la variante identificata per la prima volta nell'Africa meridionale possa rendere meno efficaci i vaccini esistenti, si aspettano di essere in grado di aggiornare i loro prodotti. Gli investitori affermano che è improbabile un ritorno ai lockdown su vasta scala, ma l'incertezza ha portato a movimenti altalenanti nei mercati globali.

"Semplicemente non sappiamo quanto sia piú contagioso, quanto siano gravi i sintomi e quale sia l'impatto di tutto questo", ha affermato Sebastian Mackay, gestore di fondi multiasset di Invesco. "Quello che presumo ora è che questo probabilmente non è abbastanza per far deragliare la ripresa che sta avvenendo". I fondi multiasset di Invesco hanno acquistato azioni a livelli piú convenienti da quando Omicron ha scosso i mercati per la prima volta la scorsa settimana, ha aggiunto Mackay.

Un motivo di preoccupazione, affermano i gestori, è che il rapido ritmo dell'inflazione potrebbe impedire alla Fed e ad altre banche centrali di scatenare stimoli in caso di gravi crisi causate da Omicron.

lus

(END) Dow Jones Newswires

December 01, 2021 11:27 ET (16:27 GMT)