MILANO (MF-DJ)--Wall Street continua a trattare in rialzo con gli investitori che hanno accolto con favore il report sui payroll di maggio sotto le attese, che non dovrebbe spingere la Fed a inasprire prematuramente la politica monetaria. Il Dow Jones sale dello 0,36%, l'S&P 500 dello 0,64% e il Nasdaq Composite dello 0,9%.

L'economia degli Stati Uniti ha creato 559.000 posti di lavoro nei settori non agricoli a maggio, deludendo il consenso degli economisti che si aspettavano invece un aumento di 621.000 unitá. Il tasso di disoccupazione si è attestato al 5,8%, meglio di quanto previsto dal consenso degli economisti (5,9%). Il dato sui payroll di aprile è stato rivisto al rialzo a +278.000 da +266.000. Il dato di marzo, inoltre, è stato corretto da +770.000 a +785.000. Infine la retribuzione media oraria si è invece attestata a 30,33 usd, in aumento dello 0,5% m/m (+0,2% m/m il consenso).

I payroll Usa piú deboli delle attese riducono i timori che la Federal Reserve possa inasprire la politica monetaria prima del previsto per sedare l'inflazione, afferma Mike Bell, strategist di Jp Morgan Asset Management. Il dato odierno "consente agli investitori di rilassarsi un pò sulla prospettiva di un inasprimento della Fed, pur dimostrando che i settori piú colpiti del mercato del lavoro si stanno riprendendo".

I payroll sotto le attese potrebbero essere una buona notizia per il mercato azionario secondo Mace McCain, chief investment officer di Frost Investment Advisors. "E' un numero di posti di lavoro abbastanza mediocre", puntualizza l'esperto. "Penso che sia per molti versi molto positivo per i mercati, perchè la Fed non sará aggressiva".

Allo stesso tempo le aziende possono beneficiare della continua riapertura dell'economia. "Vedremo un buon mercato per le azioni".

"Niente tra i dati di oggi sposterá l'ago della bilancia della Fed", afferma James McCann, vice capo economista di Aberdeen Standard Investments. Salvo una ripresa sostenuta delle pressioni salariali, "la Fed rimane convinta che le pressioni sui prezzi a breve termine non dureranno, suggerendo che i tassi rimarranno fermi fino al 2023 in assenza di brutte sorprese", conclude McCann.

"I dati sul fronte occupazionale statunitense sono stati molto contrastati. Hanno deluso la creazione di nuovi impieghi sotto le attese e il tasso di partecipazione alla forza lavoro, che rimane molto al di sotto rispetto ai livelli pre-pandemici. Gli aspetti positivi arrivano dalla discesa del tasso di disoccupazione e dalla crescita dei salari. Il mercato, dopo una certa volatilitá, ha reagito con acquisti sull'azionario e vendite sul dollaro, guidato dalla convinzione che il recupero dei livelli pre-pandemici per il mondo del lavoro sará molto graduale e gli obiettivi della Fed non sono ancora raggiunti. Questo porta a pensare che nel prossimo meeting della Fed del 15/16 giugno il presidente Jerome Powell lascerá le strategie monetarie invariate, con gli acquisti nel piano di Quantitative Easing fermi a 120 miliardi di dollari mensili", afferma Filippo Diodovich, senior strategist di IG Italia.

"La nostra view è meno certa rispetto a quella degli investitori.

Crediamo che ci siano ancora possibilitá che la Fed possa iniziare il processo di tapering molto presto (in estate), con possibile annuncio nella prossima riunione o in quella di Jackson Hole (12-16 luglio). Molto importante sará quindi il prossimo dato sull'andamento dei prezzi al consumo che sará pubblicato giovedì 10 giugno", avverte però Diodovich.

La Federal Reserve probabilmente inizierá a parlare di ridurre gli acquisti di asset nel prossimo meeting, afferma infine l'economista di Jp Morgan Michael Feroli. "Mentre continuiamo ad aspettarci che il Fomc inizi a discutere del tapering alla riunione di giugno, la carenza di posti di lavoro in corso dovrebbe portare alla conclusione che è troppo presto per iniziare effettivamente il tapering", puntualizza l'esperto.

Sempre sul fronte macroeconomico, gli ordini alle imprese americane sono calati dello 0,6% a livello mensile ad aprile. Il dato ha deluso il consenso degli economisti contattati dal Wall Street Journal che si aspettavano una contrazione piú lieve, dello 0,2% m/m. Gli ordini alle imprese ex trasporti sono saliti dello 0,5% m/m mentre quelli ex difesa sono rimasti invariati. Inoltre il dato sugli ordini di marzo è stato rivisto al rialzo dal +1,1% al +1,4%.

alb

alberto.chimenti@mfdowjones.it

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June 04, 2021 12:52 ET (16:52 GMT)