Le azioni australiane sono scese mercoledì, guidate dalle perdite dei titoli finanziari ed energetici, mentre gli investitori cauti attendevano i dati mensili chiave sui prezzi al consumo negli Stati Uniti, che potrebbero influenzare le decisioni sui tassi di interesse della Federal Reserve.

L'indice S&P/ASX 200 ha esteso le perdite per scivolare fino allo 0,4% a 7238,5 punti alle 1220 GMT.

Gli istituti di credito nazionali hanno guidato i ribassi con una flessione dell'1,1%, destinata a interrompere un rally di tre sedute.

Commonwealth Bank of Australia, National Australia Bank, ANZ Group Holdings e Westpac Banking Corp sono scivolate tra lo 0,4% e il 5,0%.

L'attenzione degli investitori si sposta ora sui dati dei prezzi al consumo degli Stati Uniti per il mese di aprile, previsti nel corso della giornata, che saranno considerati un indicatore cruciale del livello di ripresa dell'economia più grande del mondo.

Il mercato si aspetta che l'indice CPI abbia guadagnato lo 0,4% ad aprile rispetto al mese precedente e il 5,5% rispetto ad un anno prima su una base non destagionalizzata, secondo un sondaggio Reuters tra gli economisti.

I titoli del settore energetico hanno subito una flessione dello 0,5% anche se i prezzi del petrolio sono saliti, con le major del settore Woodside Energy e Santos che hanno perso rispettivamente lo 0,2% e lo 0,4%.

I minatori locali sono scesi dello 0,2%, con il gigante minerario Rio Tinto in calo dello 0,4%.

Tuttavia, ioneer Ltd è avanzata del 7,1% dopo la firma di un accordo di acquisto commerciale con Dragonfly Energy Holdings Corp, con sede negli Stati Uniti, per la produzione di carbonato di litio in Nevada.

In controtendenza, i titoli tecnologici sono avanzati dello 0,4%. In testa ai guadagni del sottoindice, Life360 e Megaport sono balzate rispettivamente del 2,4% e dell'1%.

Appen Ltd è crollata del 19,4% dopo che il fornitore di formazione AI ha segnalato un inizio d'anno debole a causa delle condizioni economiche sfavorevoli.

Dall'altra parte del Mar di Tasman, l'indice di riferimento neozelandese S&P/NZX 50 è rimasto sostanzialmente invariato.