Le azioni australiane hanno chiuso in rialzo venerdì, sostenute dai titoli minerari e finanziari e da un sentimento globale ottimista dopo che la Federal Reserve ha segnalato una riduzione dei costi di finanziamento nel prossimo anno.

L'indice S&P/ASX 200 ha chiuso in rialzo dello 0,7% a 7.431,10. Il benchmark ha registrato un guadagno del 3,3% per la settimana, il migliore dall'inizio di luglio.

Mercoledì, la Fed si è attenuta al suo copione dovish sui tassi di interesse, con i responsabili politici che prevedono una riduzione dei tassi nel 2024.

Nel frattempo, i dati sull'occupazione australiana di giovedì hanno superato le aspettative, ma il tasso di disoccupazione è salito ai massimi di un anno e mezzo, aggiungendo segnali di allentamento nel mercato del lavoro.

"In teoria, i dati avrebbero dovuto portare a un tocco di debolezza nelle azioni, perché i numeri riflettono un'economia che potrebbe richiedere ulteriori aumenti dei tassi. Tuttavia, il 'rally di tutto' (dopo la riunione della Fed) si è riversato sull'ASX e ha superato la storia interna", ha detto Kyle Rodda, analista di mercato senior di Capital.com.

A Sydney, i titoli minerari hanno guidato i guadagni settoriali, aumentando del 2% e raggiungendo il massimo settimanale dalla fine di aprile, grazie ai prezzi del litio e dell'uranio e di altre materie prime.

I pesi massimi BHP Group, Rio Tinto e Fortescue sono saliti tra l'1,4% e il 2,4%. Fortescue ha raggiunto un massimo settimanale record.

I titoli finanziari sono saliti dello 0,5%, segnando i guadagni settimanali più alti da febbraio, mentre le banche 'Big Four' sono salite tra lo 0,5% e l'1,2%.

Anche i titoli energetici sono avanzati del 2%, in linea con la salita dei prezzi del petrolio dopo le previsioni rialziste della Fed.

Le major del settore Woodside Energy e Santos sono salite rispettivamente dell'1,4% e del 3,2%.

Tra le notizie aziendali, le azioni di Healius sono scese fino al 9,2% dopo che l'autorità australiana di regolamentazione della concorrenza ha respinto un'acquisizione da 1 miliardo di dollari del fornitore di servizi sanitari da parte del rivale Australian Clinical Labs.

Dall'altra parte del Mar di Tasman, l'indice di riferimento neozelandese S&P/NZX 50 è rimasto sostanzialmente piatto, chiudendo con un calo dello 0,02% a 11.550,20. (Servizio di Shivangi Lahiri a Bengaluru; Redazione di Sonia Cheema)