Le azioni australiane hanno chiuso in rialzo martedì, sollevate dai minatori d'oro e dalle banche, dopo che i deboli dati sulle vendite al dettaglio hanno rafforzato la tesi di una pausa sui tassi da parte della banca centrale nella prossima riunione politica, anche se gli investitori attendono il rapporto chiave sull'inflazione previsto nel corso della settimana.

Il benchmark S&P/ASX 200 ha chiuso in rialzo dello 0,4% a 7.015,20 punti. L'indice ha chiuso in ribasso dello 0,76% lunedì.

Le vendite al dettaglio sono inaspettatamente diminuite nel mese di ottobre, in quanto i consumatori hanno ridotto le spese discrezionali, aiutando la Reserve Bank of Australia (RBA) a mantenere invariato il tasso di liquidità il 5 dicembre.

"La chiara debolezza del settore al dettaglio evidenzia la continua compressione dei bilanci delle famiglie e sostiene l'ipotesi che la RBA mantenga il tasso di liquidità invariato nella riunione di dicembre", hanno scritto gli analisti di ANZ.

Si prevede che l'attenzione degli investitori si sposterà sui dati dell'inflazione previsti per mercoledì.

"Il dato sull'IPC di domani è probabilmente il più importante tra i dati delle prossime due settimane, ma se dovessimo vedere un IPC più debole, la RBA avrà la possibilità di lasciare i tassi fermi", ha detto Damian Rooney, direttore delle vendite azionarie di Argonaut.

Un dato intorno al 5,2% o inferiore verrebbe accolto positivamente dal mercato azionario, ha detto Rooney.

I titoli finanziari, sensibili ai tassi, sono stati la spinta principale dell'indice di riferimento australiano, con un progresso dello 0,6% per registrare la migliore giornata dal 9 novembre, con le 'Quattro grandi' banche che hanno guadagnato tra lo 0,7% e l'1,2%.

I titoli dell'oro hanno chiuso in rialzo del 2%, registrando la chiusura più alta dal 20 ottobre, grazie all'impennata dei prezzi dei lingotti.

Le azioni del minatore d'oro Evolution Mining hanno chiuso in rialzo di quasi il 3%.

L'indice di riferimento neozelandese S&P/NZX 50 è salito dello 0,73% a 11.237,38 punti, la chiusura più alta dal 15 novembre.

Gli investitori attendono la decisione di politica monetaria della Reserve Bank of New Zealand il 29 novembre, che potrebbe portare ad un tasso di liquidità overnight invariato, secondo un sondaggio Reuters.