ROMA (MF-NW)--Sulla manovra di bilancio il clima nella maggioranza appare piuttosto teso. Al faccia a faccia sulla manovra che si terrà oggi a palazzo Chigi tra Forza Italia e la premier Giorgia Meloni, Antonio Tajani e i suoi sono pronti a rilanciare dopo il malumore per l'aumento dal 21 al 26% della cedolare secca sugli affitti brevi.

Alla mediazione che prevederebbe l'incremento solo se si dà in locazione più di una casa, scrive il Messaggero, gli azzurri ribatteranno infatti con la richiesta di introdurre un codice identificativo nazionale per tracciare coloro che affittano un appartamento. Un'idea, questa avanzata ieri da Forza Italia, che però rischia di risultare problematica. Proprio sul codice identificativo era deragliato poco più di un mese fa l'iter dell'atteso decreto turismo. Poco prima di finire in consiglio dei ministri il testo era infatti stato bocciato dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, obbligando la ministra del Turismo Daniela Santanché a ripiegare su un meno immediato disegno di legge. A guardare in controluce la proposta forzista in pratica, si può già distinguere una marcata provocazione nei confronti Lega. E proprio questo è l'arrocco di FI che contesta il "metodo" utilizzato da Giorgetti e Meloni nel soddisfare le richieste leghiste sulle pensioni, senza invece tener conto della linea rossa tracciata da Tajani per gli interventi sulla casa.

Incomprensioni che, qualora non dovessero essere appianate oggi, spingerebbero - è questa la posizione rimarcata da tutti gli esponenti di Forza Italia - a rompere il patto degli "zero emendamenti" già avallato da tutti i capigruppo della maggioranza. Oppure, in alternativa, quantomeno a rimandare l'invio alle Camere del testo. Evenienza, questa, che Meloni ha già spiegato di aspettarsi proprio per oggi (per martedì risulta convocata in via preventiva la commissione Bilancio del Senato, da dove comincerà l'iter parlamentare). D'altro canto però, quella azzurra potrebbe essere una posizione negoziale atta a ottenere lo smantellamento dell'aumento della cedolare secca o la reintroduzione dell'Iva al 5% per pannolini, assorbenti, seggiolini per auto e latte in polvere. Sul tavolo infatti ci sono tutta una serie di recriminazioni che comprendono anche l'inasprimento non concordato della tassazione sulla vendita della casa per chi ha fatto ricorso al Superbonus al 110% e della proroga dell'incentivo per i condomini che hanno già avviato i lavori. Non solo, tra le contestazioni azzurre c'è pure il taglio al canone Rai per il 2024 da 90 a 70 euro (parzialmente compensato da un contributo da 430 milioni, erogato in tre rate a gennaio, marzo e giugno).

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3010:11 ott 2023


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October 30, 2023 05:11 ET (09:11 GMT)