MILANO (MF-DJ)--"I dati personali utilizzati per addestrare ChatpGpt sarebbero stati pescati a strascico da Internet senza informare le persone" e questo lo si può verificare "leggendo semplicemente Faq del servizio".

Così Guido Scorza, componente del Garante per la privacy dei dati personali, ha spiegato ai microfoni di Class Cnbc i motivi che hanno spinto l'autorità a disporre, con effetto immediato, lo stop a ChatGpt.

"Le persone", ha proseguito Scorza, "non sono state informate del fatto che i loro dati personali stavano finendo in pasto a un algoritmo per addestrarlo a fornire il servizio che offre in violazione della disciplina sulla privacy".

Scorza precisa che, utilizzando ChatGpt, "raccontiamo tantissimo di noi e, così facendo, cediamo i nostri dati personali". Il problema è che tutto, finora, è stato fatto senza una richiesta di consenso e "senza che nessuno ci abbia spiegato cosa farà quella Chat con i nostri dati".

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March 31, 2023 13:06 ET (17:06 GMT)