Non è stata fornita una nuova data per il voto e un portavoce della Svezia, che detiene al momento la presidenza dell'Unione europea, ha detto che si tornerà sull'argomento "a tempo debito".

Dopo mesi di negoziati, l'anno scorso il Parlamento europeo, la Commissione e gli Stati membri Ue hanno approvato la legge che prevede che tutte le nuove auto vendute nel blocco a partire dal 2035 siano a zero emissioni di Co2, rendendo di fatto impossibile la vendita di auto con motore a combustione a partire da quella data.

Tuttavia gli stati membri Ue devono ancora approvare la decisione prima che possa entrare in vigore.

Questa settimana il ministro dei Trasporti tedesco Volker Wissing ha detto che l'uso di carburanti sintetici dovrebbe rimanere possibile anche dopo la scadenza del 2035 e ha esortato la Commissione europea a presentare una proposta in tal senso.

Questo ha messo in crisi la legge pochi giorni prima della sua approvazione finale.

Il voto, programmato per il 7 marzo, è stato quindi annullato, ha detto il portavoce della Svezia. Un tentativo di bloccare o modificare una proposta Ue a questo punto del processo legislativo è inusuale.

Il partito tedesco Fdp è da tempo favorevole ai carburanti sintetici neutrali per il clima, noti anche come e-fuel, sostenendo che il loro uso consentirebbe di continuare a utilizzare i motori a combustione.

Tuttavia il ministero dell'Ambiente tedesco, sotto il controllo del partito dei Verdi, ha affermato che la Germania dovrebbe attenersi all'accordo e non tirarsi indietro all'ultimo minuto.

Se il governo di coalizione tedesco non riuscisse a trovare una posizione comune, dovrebbe astenersi e questo, insieme alla resistenza dell'Italia e di alcuni Paesi dell'Europa orientale, potrebbe mettere in discussione l'intera proposta Ue.

"Il nuovo rinvio in sede Ue sulla decisione riguardante lo stop ai motori termici al 2035 tiene giustamente conto di una forte resistenza di alcuni Paesi europei, con l'Italia in prima fila, a un'impostazione del Regolamento troppo ideologica e poco concreta", ha commentato in una nota il Ministro italiano dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.

Anche il ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso accoglie con favore il rinvio rivendicando il ruolo dell'Italia.

"L'Italia ha svegliato l'Europa e la decisione del rinvio su stop ad auto a benzina e diesel è un segnale importante" scrive Urso su Twitter. "Mi auguro che ora ci sia una riflessione comune per una competitività sostenibile anche nel settore automotive", aggiunge.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Andrea Mandalà)