ZURIGO (awp/ats) - Seduta tutta in rosso oggi per la Borsa svizzera - come altrove - dopo le indicazioni della Fed di ieri sera: l'indice principale SMI ha perso lo 0,89% a 10'710.59 punti, quello allargato lo 0,95% a 13'647.42 punti.

Non è stato il rialzo dei tassi di interesse di altri 75 punti base ad aver colpito gli investitori. È piuttosto la prospettiva che i tassi d'interesse possano rimanere ad un livello elevato più a lungo. L'attività di negoziazione in Borsa è così risultata modesta.

Tra le blue chip Geberit ha lasciato sul terreno il 7,48% a 410.50 franchi. Il produttore sangallese di impianti sanitari ha continuato a crescere nei primi nove mesi del 2022 rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso (+1,4%, +8,2% organico), tuttavia nel terzo trimestre le vendite sono rallentate (+1,6% organico). L'utile netto è sceso del 17% a 541 milioni. Tutte le cifre sono inferiori alle attese degli analisti.

Pesanti anche Alcon (-3,88% a 57.46 franchi), Givaudan (-3,47% a 2'834.00 franchi), Lonza (-3,23% a 478.70 franchi) dopo i risultati trimestrali sotto le attese di Moderna, e Sika (-3,05% a 215.80 franchi) ma anche Sonova (-2,82% a 220.60 franchi), Logitech (-2,21% a 49.07 franchi) e Partners Group (-2,14% a 879.00 franchi).

Si sono sottratti alla corrente generale soltanto Holcim (+1,79% a 45.98 franchi), Zurich (-0,35% a 428.90 franchi) e UBS (-0,13% a 15.915 franchi).

Nel mercato allargato ha presentato oggi le sue trimestrali Adecco (-1,67% a 30.60 franchi). Il giro d'affari è salito del 16% a 6,04 miliardi di euro mentre l'utile netto è sceso del 19% a soli 108 milioni. Sulla redditività hanno pesato costi straordinari e ammortamenti legati all'integrazione della società francese Akka Technologies.

Da parte sua, nel terzo trimestre Oerlikon (-2,46% a 6.355 franchi) ha visto aumentare il fatturato del 6,7% a 742 milioni di franchi (+12,5% a tassi di cambio costanti). L'utile operativo EBITDA rettificato è salito del 7,6% a 126 milioni. Le nuove commesse sono invece scese dell'8,5% a 764 milioni, ma nel terzo trimestre 2021 la divisione Polymer Processing Solutions aveva registrato ordinativi record. Tutte le cifre sono superiori alle attese degli analisti.

Nello stesso periodo il fatturato lordo di Phoenix Mecano (-0,92% a 323.00 franchi) è calato del 5,3% a 196,2 milioni di euro, contro i 212 attesi in media dagli analisti. Le nuove commesse sono passate da 205,8 a 182,9 milioni, mentre l'utile netto è migliorato del 18% a 12,6 milioni di euro.

Ieri, dopo la chiusura della Borsa, avevano pubblicato le proprie cifre anche Aevis Victoria (fatturato primi nove mesi +35,5% a 831 milioni di franchi), salita del 4,72% a 18.85 franchi, Aluflexpack (giro d'affari primi nove mesi: +34,3% a 261,4 milioni di euro), cresciuta dello 0,51% a 15.90 franchi, e Dufry (ricavi +99% a 5,03 miliardi di franchi) scesa dello 0,84% a 33.21 franchi.

Nuovo contraccolpo intanto per Zur Rose (-16,64%% a 23.64 franchi, nuovo mimino delle ultime 52 settimane) sul fronte della ricetta digitale in Germania: l'unica regione con un progetto pilota per studi medici ne sospende l'avvio. Da inizio anno il titolo ha perso circa il 90% del suo valore.