ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera chiude in lieve rialzo un'altra seduta assai poco movimentata: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'229,65 punti, in progressione dello 0,20% rispetto a ieri.

Il mercato ha aperto in ribasso, per poi recuperare le perdite, rimanere vicino alla parità e accelerare lievemente nel finale. In primo piano - sulla scia dell'incontro fra i grandi del pianeta al Forum economico mondiale (WEF) di Davos - si sono trovati i problemi di natura geopolitica, che vanno dalla guerra all'Ucraina al conflitto in Medio Oriente, con ripercussioni sul Mar Rosso e potenziali effetti a cascata per le catene logistiche mondiali.

Argomento di discussione è rimasta naturalmente anche la politica monetaria. Alle dichiarazioni del presidente della Bundesbank Joachim Nagel, secondo cui è troppo presto per discutere di tagli dei tassi di interesse, si sono nel frattempo aggiunte anche quelle del numero uno della banca centrale austriaca Robert Holzmann, che si è spinto pure oltre, mettendo in guardia dall'aspettarsi quest'anno una diminuzione dei tassi da parte della Banca centrale europea (Bce).

Archiviata la giornata festiva di ieri (era il Martin Luther King Day) lo sguardo è rivolto anche agli Stati Uniti, dove domani saranno diffusi i dati sulle vendite al dettaglio: potrebbero alimentare i timori di recessione e le preoccupazioni per la crescita economica, se la spesa dei consumatori mostrerà segni di raffreddamento. Nel contempo questo potrebbe però spingere la Federal Reserve a valutare di intervenire sul costo del denaro.

Sul fronte interno ABB (-0,30% a 36,31 franchi) ha fatto sapere che vede solo un impatto limitato sulle sue catene di fornitura del conflitto in atto nel Mar Rosso. In modo non perfettamente unitario hanno terminato anche altri valori particolarmente dipendenti dai cicli economici quali Kühne+Nagel (+0,07% a 296,00 franchi), Holcim (-0,53% a 64,38 franchi) - interessata di sponda da una sentenza della Corte di cassazione francese concernente l'attività di Lafarge in Siria - e Sika (-0,58% a 239,20 franchi).

Come altri istituti europei UBS (+0,20% a 25,35 franchi) ha perlomeno inizialmente sofferto per un rapporto di JPMorgan sul settore bancario che ha portato a rivedere al ribasso le previsioni sugli utili delle società. Più ispirati si sono fin da subito rivelati gli assicurativi Swiss Life (+0,98% a 598,80 franchi) e Zurich (+0,77% a 442,40 franchi).

Roche (-0,30% a 250,10 franchi) ha annunciato il via libera nell'Ue alla commercializzazione nell'Ue del farmaco Tecentriq come iniezione sottocutanea per affrontare vari tipi di cancro. Più convincenti sono però apparsi gli altri due pesi massimi difensivi, Novartis (+0,87% a 92,80 franchi) e Nestlé (+1,20% a 98,39 franchi).

Nel mercato allargato Lindt&Sprüngli (+7,90% a 11'124,86 franchi) ha annunciato un fatturato 2023 oltre i 5 miliardi, per la prima volta nella storia aziendale, mentre DocMorris (+2,57% a 73,75 franchi) ha visto arretrare i ricavi nell'esercizio scorso. L'azione di Flughafen Zürich (-0,28% a 178,20 franchi) ha reagito agli ultimi dati sui passeggeri allo scalo di Kloten (ZH). Stadler Rail (-7,79% a 27,68 franchi) si è trovata in difficoltà, dopo che UBS ha abbassato l'obiettivo di corso.