ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera avvia il 2024 con una seduta chiusa in lieve rialzo: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'170,26 punti, in progressione dello 0,29% rispetto a venerdì.

Il quadro generale è apparso orientato alla prudenza. Diverse borse hanno già avviato le loro contrattazioni ieri e fra gli investitori sembrano tornati ad affiorare i dubbi: i rialzi dovuti alle scommesse sul rapido calo dei tassi d'interesse appaiono ora eccessive a taluni. Cresce quindi l'attesa relativa ai verbali dell'ultima seduta della Federal Reserve, che saranno pubblicati in serata.

Oltre alla politica monetaria in primo piano rimangono le incertezze geopolitiche. Non si vede al momento alcuna soluzione per i focolai di crisi maggiormente sotto i riflettori, vale a dire il Medio Oriente e l'Ucraina. In entrambi i casi vi sono rischi di escalation, con potenziali effetti a cascata sui mercati energetici e sulle catene di rifornimento mondiali. Gli operatori rimangono quindi sul chi vive.

Nel frattempo in Svizzera i titoli SMI hanno vissuto una giornata assai movimentata. Il listino è stato trainato dai pesi massimi difensivi Nestlé (+1,84% a 99,30 franchi) e Roche (+3,01% a 251,85 franchi), che si sono mostrati deboli nel 2023, nonché da Novartis (+4,43% a 88,63 franchi), che ha annunciato una collaborazione con la società biotecnologica americana Voyager Therapeutics nel campo delle terapie geniche. L'attrattiva dei valori meno esposti alla congiuntura è stata confermata anche dall'andamento di Swisscom (+1,94% a 515,80 franchi) nonché dagli assicurativi Swiss Re (+0,59% a 95,12 franchi) e Zurich (+0,82% a 443,20 franchi).

La prospettiva di un indebolimento dell'economia mondiale ha per contro tarpato le ali ai valori maggiormente dipendenti dai cicli congiunturali quali ABB (-3,16% a 36,12 franchi), Geberit (-4,01% a 517,40 franchi), Holcim (-1,97% a 64,72 franchi) e Sika (-5,63% a 258,30 franchi). Nel comparto finanziario vendite hanno interessato i due valori con la performance migliore l'anno scorso, UBS (-4,41% a 24,95 franchi) e Partners Group (-4,82% a 1154,50 franchi).

Nel mercato allargato la giornata si è rivelata difficile per titoli tecnologici di primo piano quali VAT (-7,73% a 388,90 franchi), che ha visto il corso salire del 67% nel 2023, AMS Osram (-5,39% a 2,00 franchi) e Meyer Burger (-10,18% a 0,18 franchi).