ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera avvia la seconda settimana dell'anno con una seduta terminata in rialzo: l'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 11'230,40 punti, in progressione dello 0,40% rispetto a venerdì.

Il mercato ha puntato inizialmente verso il basso, sulla scia dell'intensificarsi dei timori di un'escalation della situazione geopolitica in Medio Oriente. Con il trascorrere delle ore i corsi sono poi però andati timidamente recuperando.

Negli ultimi mesi il comparto azionario è stato sostenuto dalla convinzione che le banche centrali avrebbero proceduto a tagli dei tassi d'interesse nella prima parte del 2024, ma le aspettative si sono nel frattempo fatte più caute. Tutti guardano agli Stati Uniti, dove giovedì saranno pubblicati gli ultimi dati sull'inflazione: potrebbero fornire indicazioni sulle prossime mosse della Federal Reserve. In Svizzera in dicembre il rincaro (è notizia di stamane) è risultato in crescita oltre le aspettative, all'1,7%.

A livello di singoli titoli si è messa in luce Sonova (+2,57% a 275,40 franchi), che ha approfittato di una raccomandazione di Morgan Stanley. Acquisti sono stati segnalati anche su Novartis (+0,43% a 90,80 franchi), che ha annunciato dati clinici incoraggianti riguardo al suo preparato antitumorale Scemblix, mentre un supporto minore è giunto dagli altri due pesi massimi difensivi, Roche (+0,06 a 251,45 franchi) e Nestlé (+0,16% a 98,79 franchi).

Nel comparto finanziario è proseguito il buon momento di UBS (+0,35% a 25,60 franchi) e nello stesso comparto finanziario ha convinto pure Partners Group (+0,69% a 1167,00 franchi). In ordine sparso si sono mossi i valori maggiormente dipendenti dai cicli economici quali ABB (+0,89% a 36,30 franchi), Holcim (+0,53% a 64,94 franchi), Kühne+Nagel (-2,01% a 292,50 franchi) e Sika (-0,35% a 254,70 franchi).

Nel mercato allargato SoftwareOne (-0,08% a 16,20 franchi) ha annunciato che sono tuttora in corso trattative con Bain Capital, una società di partecipazioni internazionale che vorrebbe rilevare l'azienda. Inficon (+5,49% a 1230,00 franchi) ha beneficiato di un giudizio di UBS.