ZURIGO (awp/ats) - Dopo due giornate timidamente positive la borsa svizzera torna a chiudere in ribasso, come aveva fatto nelle otto precedenti sedute: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'367,69 punti, in flessione dello 0,32% rispetto a ieri.

La decisione della Banca centrale europea (Bce) di lasciare invariati i tassi - prima pausa dopo dieci rialzi - era ampiamente attesa e non ha smosso i mercati. Un taglio del costo del denaro non è stato un tema: "è assolutamente prematuro anche solo discuterne, ora dobbiamo stare fermi", ha affermato la presidente dell'istituto Christine Lagarde.

Sul fronte congiunturale l'economia americana si conferma in forma: la crescita del 4,9% (su base annua) del prodotto interno lordo (Pil) nel terzo trimestre è la più forte dagli ultimi tre mesi del 2021. Il dato sarà giocoforza analizzato in dettaglio dalla Federal Reserve, che la settimana prossima dovrà a sua volta decidere sui tassi: stando alle previsioni dovrebbero rimanere invariati, cioè ai massimi da 22 anni.

In generale a pesare sui corsi sono stati però una volta ancora i timori di un'estensione in Medio Oriente del conflitto fra Israele e Hamas, nonché la crescita dei rendimenti obbligazionari, in particolare dei titoli di stato americani.

Il listino elvetico è stato trainato da Nestlé (+0,33% a 98,88 franchi), che è stata favorita dai buoni dati aziendali diffusi dal concorrente Danone. Meno ispirati si sono rivelati gli altri due pesi massimi difensivi, Roche (-0,13% a 237,25 franchi) e Novartis (-0,85% a 84,09 franchi).

Logitech (-2,09% a 68,34 franchi) ha sofferto il momento negativo che sta interessando i titoli tecnologici, dopo aver peraltro vissuto diverse giornate positive. In ordine sparso si sono mossi i valori maggiormente sensibili ai cicli economici ABB (+0,03% a 29,81 franchi), Holcim (+0,47% a 56,04 franchi) e Kühne+Nagel (-0,33% a 239,60 franchi). In ambito finanziario ha arretrato UBS (-0,28% a 21,38 franchi), mentre si sono difesi meglio Swiss Life (+0,25% a 570,00 franchi) e Zurich (+0,09% a 426,80 franchi).

Nel mercato allargato Straumann (-9,96% a 101,25 franchi) ha sofferto per un giudizio di Citigroup e per i dati resi noti dai concorrenti, Bucher (+0,31% a 324,00 franchi) e Phoenix Mecano (+5,14% a 368,00 franchi) hanno informato sull'andamento degli affari, mentre Starrag (+3,41% a 51,50 franchi) e Tornos (-4,93% a 5,40 franchi) hanno annunciato una fusione.