ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera avvia la nuova settimana con una seduta in ribasso: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'863,65 punti, in flessione dello 0,91% rispetto a venerdì.

Il mercato è partito in modo timidamente positivo, ma con il trascorrere delle ore ha poi perso costantemente terreno. Secondo gli operatori il quarto trimestre comincia come era finito il terzo, cioè all'insegna dell'incertezza. Negli Stati Uniti è stato evitato all'ultimo momento il blocco delle attività governative: ma lo stop è solo slittato di 45 giorni.

Poco chiaro è anche il futuro della politica monetaria: a questo proposito è atteso un discorso del presidente della Federal Reserve Jerome Powell a una tavola rotonda odierna. I rendimenti delle obbligazioni americane sono in rialzo, cosa che rende ancora meno appetibili le azioni. Sul fronte congiunturale gli ultimi dati Pmi confermano intanto il rallentamento industriale nell'Eurozona.

A livello di singoli titoli sotto pressione sono apparsi i valori legati al comparto sanitario quali Roche (-0,96% a 248,05 franchi), Novartis (-0,53% a 93,37 franchi), Alcon (-1,86% a 69,62 franchi) e Lonza (-1,20% a 420,50 franchi). Poco ispirata è apparsa anche l'azione più importante del listino, Nestlé (-0,94% a 102,76 franchi).

Nel comparto più suscettibile a subire l'impatto dei cicli economici ABB (+0,46% a 32,95 franchi) è stata preferita a Sika (-1,33% a 230,00 franchi), Holcim (-0,75% a 58,34 franchi) e Geberit (-1,35% a 452,80 franchi). Sorvegliata speciale era ancora una volta UBS (-1,19% a 22,42 franchi), dopo che nel fine settimana è emerso che ha risolto l'annosa vertenza fra Credit Suisse e lo stato del Mozambico. Fra i pochi valori in controtendenza va segnalata Logitech (+0,25% a 63,44 franchi), che ha approfittato della ripresa dei titoli tecnologici.

Nel mercato allargato si è messa in mostra Basilea (+2,68% a 42,10 franchi), dopo che la Food and Drug Administration americana ha accolto la richiesta di autorizzazione di un suo preparato. Aryzta (-0,83% a 1,56 franchi) ha presentato i risultati dell'esercizio 2022/2023, terminato a fine luglio, mentre AMS Osram (+3,75% a 4,48 franchi) si è dimostrata una volta ancora valore assai volatile.