ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera chiude in ribasso una seduta tutta all'insegna dell'attesa e della cautela: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'361,89 punti, in flessione dello 0,03%, mentre il listino allargato SPI ha perso lo 0,11% a 14'968,79 punti.

I solidi dati trimestrali pubblicati dalle maggiori aziende tecnologiche statunitensi non hanno fugato le incertezze: le piazze finanziarie si interrogano sui futuri sviluppi della congiuntura globale e della politica monetaria. Pertanto molti investitori al momento preferiscono non impegnarsi, cosa che dà alla situazione attuale un certo qual carattere da racconto mansfieldiano, con i corsi che si muovono all'interno di una ristretta fascia d'oscillazione.

Stando a taluni commentatori il mercato è di per sé maturo per assumere un orientamento chiaro: il problema è che nessuno sa ancora quale sarà la tendenza di fondo che prevarrà. Decisiva, sotto questo aspetto, potrebbe essere la riunione della settimana prossima della Federal Reserve, cui seguirà poi la decisione sui tassi anche da parte della Banca centrale europea (Bce). Non sorprende quindi eccessivamente il fatto che nel contesto attuale abbia avuto scarso impatto il dato sul prodotto interno lordo negli Usa (+1,1% nel primo trimestre), seppure si sia rivelato inferiore alle stime.

Sul fronte interno dopo la scorpacciata degli ultimi giorni scarseggiavano oggi le notizie importanti concernenti i titoli principali. Roche (+0,56% a 276,20 franchi) si è resa protagonista di un parziale rimbalzo, dopo le perdite di ieri seguite ai dati sulle vendite, ed è così apparsa più ispirata degli altri due pesi massimi, Nestlé (-1,16% a 113,70 franchi) e Novartis (-0,34% a 91,35 franchi),

La seduta è stata di piccolo cabotaggio per i bancari UBS (-0,11% a 17,94 franchi) e Credit Suisse (-0,20% a 0,79 franchi). Con tonicità maggiore si sono mossi alcuni valori particolarmente dipendenti dai cicli economici quali Geberit (+2,29% a 495,90 franchi), ABB (+1,03% a 32,25 franchi) e Richemont (+1,12% a 149,25 franchi).

Nel mercato allargato hanno informato sull'andamento degli affari Ems-Chemie (-6,62% a 712,00 franchi) e Bucher (+0,15% a 394,00 franchi). GAM (+19,81% a 0,87 franchi) è risultata in forte progressione dopo che alcuni azionisti di spicco hanno annunciato di essersi alleati, in un quadro che prevede una possibile acquisizione.