ZURIGO (awp/ats/awp) - La borsa svizzera oggi ha chiuso in progressione: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'284,18 punti, in crescita dello 0,63% rispetto a ieri.

Nella Confederazione ha suscitato attenzione l'indice dei prezzi alla produzione e all'importazione, che fornisce un'indicazione sull'inflazione nella prima fase della commercializzazione dei beni. Il dato ha continuato a scendere a gennaio, andamento sostenuto dal calo del costo degli idrocarburi.

Sul piano internazionale spicca la recessione tecnica in Gran Bretagna nel quarto trimestre del 2023. Il prodotto interno lordo ha registrato una contrazione dello 0,3% negli ultimi tre mesi dell'anno, dopo il -0,1% del periodo agosto-settembre.

Agli investitori non è sfuggita nemmeno la cautela in tema di taglio dei tassi della presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde, che si è espressa davanti alla Commissione affari economici e monetari del parlamento europeo.

Negli Usa sono stati pubblicati un inatteso incremento delle richieste continue di sussidi e un calo oltre le stime delle vendite al dettaglio in gennaio (-0,8%).

Sulla piazza zurighese, complessivamente solo quattro titoli hanno terminato la seduta in territorio negativo.

Tra i pesi massimi difensivi, i due farmaceutici Novartis (+0,18% a 87,96 franchi) e Roche (-0,11% a 226,95 franchi) hanno avuto un andamento contrastante. L'agroalimentare Nestlé (+1,32% a 98,11 franchi) ha invece registrato vendite sostenute.

La società parigina attiva nei servizi di analisi Kepler Cheuvreux ha espresso un giudizio positivo sul settore della gioielleria presso Richemont che, a suo avviso, dovrebbe far meglio dei concorrenti. Il titolo del lusso ha fatto segnare una progressione dell'1,64% a 136,45 franchi, mettendo a segno la miglior performance tra le blue chip.

Fanalino di coda è risultato il gruppo biochimico renano-vallesano Lonza (-0,91% a 458,40 franchi).