ZURIGO (awp/ats) - La Borsa svizzera chiude la settimana in negativo: l'indice dei valori guida SMI cede lo 0,52% a 10'418,60 punti e quello allargato SPI scende dello 0,49% a 13'322,34 punti.

Sui mercati gravano le incertezze su ulteriori rialzi dei tassi e su uno scenario macroeconomico che rende evidente il fatto che le economie sono in recessione o ci andranno presto. Sull'umore degli investitori pesa in particolare l'andamento dei titoli di Stato americani: il loro rendimento a cinque anni ha superato il 4,5% per la prima volta dal 2007. Il giorno precedente, i treasury a dieci anni avevano già superato il 4%.

Sul fronte interno, poche le blue chip che hanno terminato la seduta con segno "più": tra queste i due pesi massimi difensivi Roche (+0,59% a 324,40 franchi) e Novartis (+0,47% a 76,56 franchi), mentre negativa ha chiuso Nestlé (-0,49% a 105,34 franchi).

Per quanto riguarda i bancari, Credit Suisse (-0,09% a 4,58 franchi) ha fatto meglio di UBS (-1,34% a 14,70 franchi). Il numero due bancario elvetico ha annunciato ieri sera la vendita della sua partecipazione dell'8,6% nella piattaforma di fondi spagnola Allfunds. Tra gli assicurativi, a parte Swiss Re, che ha guadagnato lo 0,48% a 75,08 franchi, in leggero calo ha terminato Swiss Life (-0,24% a 463,20 franchi) e in modo più pesante Zurich (-1,73% a 409,10 franchi).

Non hanno brillato i titoli maggiormente dipendenti dalla congiuntura: Sika non è riuscito a convincere gli investitori con i risultati sui nove mesi resi noti oggi e ha segnato una forte flessione (-5,13% a 211,00 franchi). In perdita anche gli altri ciclici, Geberit (-2,53% a 427,60 franchi) e Holcim (-0,80% a 42,16 franchi ), mentre si è distinta ABB con un incremento dello 0,82% a 27,05 franchi.