Dopo un ritardo di quasi nove ore, il neo-presidente e la Vicepresidente Karin Herrera hanno fatto la loro prima apparizione al Palazzo Nazionale della Cultura per salutare una folla che si era radunata nella Plaza de la Constitucion della capitale.

In un discorso, Arevalo si è impegnato con i popoli indigeni del Guatemala "a non lasciarvi indietro" e ha promesso "niente più discriminazione, niente più razzismo". Più del 40% dei guatemaltechi sono indigeni, principalmente Maya.

Gli indigeni del Guatemala hanno storicamente sofferto di discriminazione e povertà, con l'80% dei loro bambini che non hanno un accesso adeguato a cibo nutriente, secondo gli studi delle Nazioni Unite.

L'inaspettata vittoria elettorale di Arevalo lo scorso agosto è stata vista come un momento spartiacque per il Guatemala, dove il 65enne si è presentato come un sostenitore della democrazia e leader di un movimento progressista che intende rimodellare un panorama politico a lungo dominato dai partiti conservatori.

Arevalo affronta sfide formidabili come leader della nazione più popolosa dell'America Centrale, alla quale si è impegnato a portare riforme radicali e ad affrontare l'aumento del costo della vita e della violenza - entrambi fattori chiave della migrazione verso gli Stati Uniti.

Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden si è congratulato con Arevalo e Herrera per il loro insediamento. Biden ha detto di essere impaziente di continuare una forte partnership tra le due nazioni, in quanto "facciamo progredire i diritti umani, rafforziamo la sicurezza civile, combattiamo la corruzione, affrontiamo le cause profonde della migrazione ed espandiamo le opportunità economiche per le persone in tutto il nostro emisfero e nel mondo", secondo una dichiarazione della Casa Bianca.

Il padre di Arevalo, Juan Jose Arevalo, è stato il primo presidente democraticamente eletto del Guatemala, entrando in carica nel 1945, ma il suo successore è stato rovesciato in un colpo di stato militare sostenuto dagli Stati Uniti.

Bernardo Arevalo sostituisce il conservatore Alejandro Giammattei, la cui amministrazione è stata impantanata in scandali di corruzione e i cui alleati hanno ripetutamente cercato di minare la vittoria elettorale di Arevalo, ritardando la transizione. Giammattei non ha partecipato alla cerimonia di insediamento.

Nel suo discorso, Herrera ha detto di sperare che la nuova amministrazione "sia il governo del cambiamento", e che non si accontenterà finché il Guatemala non inizierà a testimoniare più giustizia, uguaglianza e opportunità per i cittadini meno avvantaggiati.

Il Ministro degli Esteri messicano Alicia Barcena, che ha partecipato all'inaugurazione, ha descritto il nuovo governo in un post sui social media come un'entità progressista e trasformatrice.

Luis Almagro, capo dell'Organizzazione degli Stati Americani (OSA), si è congratulato con Arevalo e Herrera, dichiarando attraverso i social media che "la democrazia ha trionfato".