La cinese Fosun continuerà a sostenere lo sviluppo della banca portoghese Millennium bcp, in quanto rimane ottimista sul mercato portoghese, nonostante abbia ridotto la sua partecipazione nella banca, ha dichiarato martedì un portavoce di Fosun.

Le azioni BCP sono scivolate di oltre il 7% nelle prime contrattazioni, dopo che Fosun ha venduto il 5,6% della più grande banca quotata del Portogallo per 235,2 milioni di euro (255,80 milioni di dollari) in un'offerta privata per investitori istituzionali, riducendo la sua partecipazione a poco più del 20%.

Un portavoce di Millennium bcp ha detto che Fosun ha informato la banca che "intende mantenere una partecipazione superiore al 20% rimanendo un azionista di riferimento della banca".

Fosun, che mira a incrementare il suo capitale di esercizio in un contesto che gli analisti vedono come una pressione sul debito, ha dichiarato che la sua partecipazione in BCP è stata ridotta dal 29,95% al 25,63% attraverso la vendita di azioni tra il 13 novembre e il 9 gennaio.

Fosun rimane il maggiore azionista singolo della BCP, seguito da vicino dalla compagnia petrolifera statale angolana Sonangol con il 19,49%.

Il portavoce di Fosun ha detto che la vendita era "un normale comportamento di investimento... e non deve essere interpretato come un segno che Fosun non è più ottimista sul mercato portoghese, in nessun caso".

"Il Gruppo Fosun continuerà a sostenere lo sviluppo di Millennium bcp", ha aggiunto, spiegando che la vendita ha tenuto conto "del forte aumento del prezzo delle azioni delle banche portoghesi e di Millennium bcp nell'ultimo periodo".

Le azioni BCP sono salite dell'87% lo scorso anno e hanno guadagnato un altro 4% dall'inizio dell'anno fino a lunedì, a 0,2875 euro. L'offerta privata è stata effettuata a 0,2780 euro per azione.

Fosun possiede anche l'85% della più grande compagnia assicurativa portoghese Fidelidade, che a sua volta possiede il principale gruppo sanitario privato del Paese, Luz Saude.

"Gli investimenti di Fosun in Portogallo, come Fidelidade, continueranno ad essere componenti molto importanti per il gruppo", ha dichiarato il suo portavoce, aggiungendo che la vendita non è legata a pressioni sul debito o sul flusso di cassa, dopo i miglioramenti registrati su entrambi i fronti negli ultimi anni. (1 dollaro = 0,9195 euro) (Servizio di Sergio Goncalves, redazione di Ed Osmond)