ZURIGO (awp/ats) - La banca cantonale di Zurigo (Zürcher Kantonalbank, ZKB) chiude il primo semestre con un utile record, sulla scia dell'aumento dei tassi, ma nel contempo ha approfittato meno del previsto della crisi che ha travolto Credit Suisse (CS).

Stando ai dati diffusi stamani dall'istituto, il guadagno netto si è attestato a 677 milioni di franchi, a fronte di 541 milioni (già da primato) realizzati nella prima parte del 2022. I ricavi sono saliti del 26% a 1,7 miliardi, mentre il risultato operativo ha fatto un balzo del 55% a 831 milioni.

ZKB ha beneficiato di afflussi netti di denaro per 19 miliardi di franchi. "Gli eventi legati a CS hanno influenzato il dato meno di quanto pensassimo inizialmente", ha osservato a questo proposito il responsabile delle finanze Martin Bardenhewer in un colloquio con un l'agenzia Awp. Malgrado le incertezze sul futuro di Credit Suisse non si è assistito nemmeno a un esodo di dipendenti verso ZKB, ha aggiunto il manager con doppio passaporto svizzero e tedesco.

A fine giugno i patrimoni amministrati da ZKB raggiungevano 430 miliardi, contro i 400 miliardi di fine dicembre 2022. La dirigenza si mostra ottimista anche per la seconda parte dell'anno: è atteso un "risultato notevole", fanno sapere i vertici.

Fondata nel 1870 sulla base della costituzione cantonale del 1869, la Zürcher Kantonalbank è nata con l'obiettivo di fornire crediti a condizioni favorevoli per contadini e artigiani. L'istituto è un ente di diritto pubblico e gode della garanzia statale del cantone; nel 2013 è stato definito di importanza sistemica dalla Banca nazionale svizzera. Nel 2022 l'istituto ha realizzato per la prima volta nella storia un utile superiore al miliardo di franchi (1,1 miliardi),