(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 04 lug - Lo sviluppo dell'intelligenza artificiale potrà avere sia effetti al ribasso che al rialzo per l'inflazione. Piero Cipollone interviene alla Conferenza Nazionale di Statistica e mette in rilievo soprattutto un effetto possibile al rialzo sui prezzi. "Gli algoritmi imparano continuamente ad applicare prezzi collusivi superiori a quelli competitivi, anche senza la necessità che le imprese comunichino tra loro, sfruttando in parte il fatto bene conosciuto che i consumatori non seguono sempre comportamenti razionali". Non è l'unico effetto possibile, c'è anche il fatto che l'intelligenza artificiale "può incoraggiare politiche di prezzo finalizzate ad erodere la rendita del consumatore grazie all'analisi in tempo reale della domanda di consumo e della sua elasticità ai prezzi". C'è poi l'impatto, già indicato nel dibattito sullo sviluppo della AI, della domanda mondiale di energia: "la potenza computazionale necessaria per sostenere lo sviluppo dell'IA raddoppierà ogni 100 giorni. Di conseguenza, i costi energetici potrebbero lievitare". Sull'altro piatto della bilancia il banchiere centrale pone possibili pressioni al ribasso sui prezzi: "ad esempio, se l'IA avesse come effetto netto la sostituzione del lavoro e l'aumento della produttività, potremmo assistere a una riduzione del rischio di carenza di manodopera e a pressioni al ribasso sulla crescita del costo del lavoro per unità di prodotto. Questo aspetto è particolarmente rilevante nell'area dell'euro, dove la disoccupazione è ai minimi storici e la popolazione in età lavorativa diminuirà del 19%, secondo le proiezioni, entro la fine del secolo a seguito dell'invecchiamento demografico".

Ggz

(RADIOCOR) 04-07-24 17:38:27 (0497) 3 NNNN


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July 04, 2024 11:38 ET (15:38 GMT)