12 Stati, comprese Francia e Germania, contestano misure

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Bruxelles, 12 mag - I ministri dell'agricoltura di 12 stati Ue tra cui Francia e Germania hanno espresso "serie preoccupazioni" per le restrizioni imposte da alcuni paesi dell'Est all'importazione di cereali ucraini. Si tratta di Polonia, Ungheria, Slovacchia e Bulgaria, che hanno vietato unilateralmente l'importazione di grano e altri prodotti agricoli dall'Ucraina a metà aprile perché in seguito alla sospensione dei dazi doganali Ue nel maggio 2022 si sono saturati i silos e sono calati i prezzi. Bruxelles ha concordato con i governi dei quattro paesi più quello della Romania misure di salvaguardia per consentire loro di bloccare la commercializzazione di grano, mais, colza e girasole ucraino, a condizione di non impedirne il transito verso altri paesi europei. Tali misure di "limitazione selettiva delle importazioni" dall'Ucraina vengono considerati dai 12 ministri dell'agricoltura pericolose: sono state adottate "senza consultare gli Stati membri" e destano "gravi preoccupazioni, perché portano a un trattamento differenziato all'interno del mercato interno". Su questa posizione si ritrovano Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Olanda e Slovenia. A questo punto i 12 ministri chiedono "ulteriori discussioni" prima di approvare l'aiuto da 100 milioni di euro proposto a metà aprile dalla Commissione per gli agricoltori colpiti nei paesi dell'Est, chiedendo "spiegazioni" sull'utilizzo di questi fondi. A fine marzo è stata erogata una prima dotazione di 56,3 milioni di euro.

Aps

(RADIOCOR) 12-05-23 15:15:35 (0416)EURO 3 NNNN


(END) Dow Jones Newswires

May 12, 2023 09:16 ET (13:16 GMT)