L'intonazione dei futures di Wall Street è leggermente positiva, in attesa delle prime trimestrali bancarie; imminenti quelle di JP Morgan, Citigroup e Wells Fargo.

Con volumi modesti intorno a 830 milioni di euro, intorno alle 12,15 il Ftse Mib è in rialzo di 1,1% ed è impostato per portare la settimana a un saldo appena positivo dopo il calo di oltre 2% archiviato in quella precedente a causa delle tensioni geopolitiche e dei timori di tempi più lunghi per un taglio dei tassi, soprattutto negli Usa. L'ottava che si chiude oggi è stata ondivaga, un giorno al rialzo e uno al ribasso, e si chiude oggi con un tono un po' più ottimista dopo che ieri Francoforte ha di fatto confermato l'intenzione di avviare il ciclo di allentamento a giugno.

Tra i titoli in evidenza:

Le banche rimbalzano oggi a Milano (+1,6% l'indice di settore) come in Europa. In luce tra le altre UniCredit (+1,8%) che ha ottenuto ieri il via libera della Bce alla tranche di buyback da 3,1 miliardi.

Sale anche il comparto energetico (+1,6%) grazie alla forza del greggio, che resta sopra la soglia dei 90 dollari al barile. Ne beneficia soprattutto Saipem, dice un trader, è in cima al Ftse Mib con +3,5%. Eni +1,7%.

Corre Amplifon con +3,3% a 31,4 euro. Equita ha alzato il target price a 33 da 29 euro alla luce della maggiore visibilità sul 2024, dei buoni tassi di crescita attesi per il primo trimestre e quelli a venire e delle possibili occasioni di M&A, si legge in un report a seguito di un confronto tra il broker e la società.

Vivace tra le utility Enel (+2,6%), in recupero dopo il calo legato all'incidente della centrale idrolettrica di Bargi che ha causato la morte di sette persone.

Deboli Interpump (-1,6%) e il comparto auto (Stellantis -1%).

(Claudia Cristoferi, editing Stefano Bernabei)