LONDRA/BRUXELLES (Reuters) - Il trading di strumenti finanziari all'interno delle banche dovrà soddisfare nuovi requisiti di sincronizzazione in base alle nuove regole per le registrazione dei prezzi in tempo reale delle obbligazioni in Europa proposte dall'autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, Esma.

L'Unione europea ha approvato una legge che impone alle piattaforme di trading di fornire i dati di negoziazione di obbligazioni e azioni, dietro pagamento di commissioni "ragionevoli", a un operatore che utilizza un "consolidated tape", (CT) ovvero un sistema che consolida i dati provenienti da più scambi e li diffonde ai venditori e ai partecipanti al mercato, da tempo utilizzato a Wall Street per rendere i mercati più efficienti.

L'Esma ha presentato la propria proposta sulle norme tecniche di gestione di un 'bond tape', e sulle modalità di selezione del fornitore di un CT attraverso una gara d'appalto nel 2025.

"Dai workshop che abbiamo tenuto all'inizio di quest'anno, abbiamo capito che la governance del 'consolidated tape', i costi associati e le commissioni per l'utente dei dati... sono fondamentali per l'attrattiva e il suo funzionamento", ha detto la presidente dell'Esma Verena Ross a una conferenza tenuta dall'ICMA a Bruxelles.

Ross ha incoraggiato i partecipanti al mercato a rispondere alla consultazione.

"La nostra ambizione è quella di concludere il processo di selezione del 'consolidatd tape' per i bond nella prima metà del prossimo anno", ha detto Ross aggiungendo dopo le obbligazioni si procederà ai lavori per l'istituzione di un nastro consolidato anche sui titoli azionari.

Le regole, sottoposte a consultazione pubblica fino al 28 agosto, puntano a migliorare la trasparenza del mercato e a rimuovere gli "ostacoli che hanno impedito la nascita di nastri consolidati nell'Unione europea", ha detto l'Esma in un comunicato.

L'Esma ha detto che la bozza di regolamento estende i requisiti di sincronizzazione, già in vigore per le borse, alle operazioni di trading interne alle grandi banche per ampliare la disponibilità dei prezzi e aiutare le autorità di regolamentazione a rintracciare meglio gli abusi di mercato.

Anche la Gran Bretagna, che non fa parte dell'Ue, sta ultimando i piani per un proprio 'bond tape'.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Andrea Mandalà)