ROMA (awp/ats/ans) - In Afghanistan scatta l'allarme locuste marocchine, tra i parassiti delle piante più dannosi in tutto il mondo, divoratrici di 50 colture tra cui il grano, oltre a 150 specie di altre piante.

A lanciare l'allerta è la Fao, precisando che si tratta di una vera e propria epidemia su larga scala che sta colpendo in particolare le otto regioni nord-orientali considerate il paniere di grano del Paese.

Una minaccia per gli agricoltori, le comunità e l'intero paese, avverte la Fao, secondo cui potrebbe peggiorare la situazione di insicurezza alimentare entro la fine dell'anno. L'epidemia potrebbe comportare perdite di raccolto tra 700 mila e 1,2 milioni di tonnellate di grano, fino a un quarto del raccolto totale; il che si traduce in un danno economico tra 280 e 480 milioni di dollari. Gli ultimi due grandi focolai di locuste che hanno colpito il paese 20 e 40 anni fa, avevano tagliato fino al 25% della produzione annuale di grano.

Sono stati siccità, pascolo eccessivo e basso controllo delle locuste ad aver creato l'ambiente ideale per la proliferazione dei parassiti, la cui schiusa quest'anno è iniziata prima del solito. Il rappresentante della Fao in Afghanistan, Richard Trenchard, fa sapere che migliaia di persone nelle comunità delle province colpite hanno lavorato giorno e notte per eliminare le locuste prima che diventino adulte e comincino a sciamare.

"Abbiamo utilizzato la nostra metodologia cash-for-work per aiutare economicamente gli agricoltori più a rischio, accelerando al tempo stesso il controllo meccanico nelle comunità delle regioni colpite - spiega Trenchard - anche se quelli chimici sono molto più efficaci". Se la popolazione di locuste marocchine non viene trattata, avverte la Fao. potrebbe aumentare di 100 volte il suo numero nel prossimo anno, acuendo i datti per l'agricoltura e la sicurezza alimentare dell'Afghanistan e dei paeso vicini.