Nel complesso, i prezzi rimangono elevati nel Paese, come dimostrano i dati, ma l'ultimo cambiamento potrebbe essere accolto con favore dalla Banca del Messico, dato che i membri del suo consiglio di amministrazione hanno mostrato preoccupazione per la tendenza al rialzo dell'inflazione core, considerata più persistente del previsto nonostante l'aggressiva stretta monetaria.

Considerato un indicatore migliore della traiettoria dei prezzi rispetto a quello principale, in quanto esclude alcuni prezzi volatili dei generi alimentari e dell'energia, l'indice dell'inflazione core del Messico, attentamente osservato, è aumentato dell'8,29% nell'anno fino a febbraio, secondo l'INEGI.

Questo rappresenta una decelerazione rispetto al mese precedente, quando si era attestato all'8,45%, e si colloca al di sotto sia della previsione mediana dell'8,35% degli economisti intervistati da Reuters, sia dell'aspettativa minima del sondaggio dell'8,3%.

"L'inflazione sta finalmente tornando a terra", ha dichiarato Andres Abadia, capo economista dell'America Latina presso Pantheon Macroeconomics.

"L'inflazione core è ancora appiccicosa, nonostante la recente flessione... ma crediamo ancora che scenderà a circa il 7% nel secondo trimestre e al 5,0% entro la fine dell'anno".

A febbraio, secondo l'INEGI, i prezzi core sono aumentati dello 0,61% rispetto a gennaio, contro un aumento previsto dello 0,66%.

L'indice principale, nel frattempo, è aumentato dello 0,56% mese su mese, anch'esso al di sotto dello 0,61% previsto, portando il tasso annuale di aumento dei prezzi al 7,62%. Gli economisti si aspettavano il 7,68%.

L'inflazione nel Paese rimane ben al di sopra dell'obiettivo del 3% più o meno un punto percentuale, ma gli ultimi dati dovrebbero sostenere la posizione della banca centrale secondo cui i tassi di interesse potrebbero essere aumentati in modo più moderato durante la prossima riunione, dopo un aumento di 50 punti base all'11,00% il mese scorso.

Jason Tuvey, vice capo economista dei mercati emergenti presso Capital Economics, ha dichiarato di aspettarsi altri due rialzi di 25 punti base prima della fine dell'attuale ciclo di inasprimento.

"Quando i responsabili politici passeranno all'allentamento, è probabile che arrivi più tardi e proceda in modo più graduale di quanto attualmente previsto", ha scritto in una nota ai clienti, notando che una ripresa dell'inflazione dei servizi dovrebbe ancora preoccupare Banxico.