Il Presidente Luiz Inacio Lula da Silva intende impegnare il Brasile a raggiungere un obiettivo più ambizioso in materia di cambiamenti climatici quest'anno, affrontando le critiche al precedente obiettivo fissato dal suo predecessore di estrema destra Jair Bolsonaro, hanno detto due fonti a Reuters.

Nel 2021, in mezzo alla crescente indignazione globale per la gestione leggera della foresta amazzonica da parte di Bolsonaro, il suo governo si è impegnato a ridurre le emissioni di gas serra del 50% entro il 2030, rispetto al precedente impegno del 43%.

Ma il Governo di Bolsonaro ha utilizzato una base di riferimento più alta, quella del 2005 - una mossa che ha reso più facile per il Brasile raggiungere il suo obiettivo rispetto all'impegno precedente e che è stata ampiamente criticata dagli ambientalisti.

Il gruppo di pressione brasiliano Climate Observatory ha calcolato che l'obiettivo di Bolsonaro consentirebbe di emettere altri 400 milioni di tonnellate di gas serra, rispetto all'obiettivo precedente.

Per affrontare questi problemi, il Governo di sinistra di Lula intende mantenere la riduzione del 50%, ma risolvere il problema della linea di base, hanno dichiarato a Reuters due fonti con conoscenza diretta della questione. Entrambe hanno parlato in forma anonima, poiché la mossa non è ancora pubblica.

L'obiettivo è quello di emettere l'obiettivo rivisto, noto come "contributo determinato a livello nazionale" ai sensi dell'Accordo di Parigi del 2015 sul cambiamento climatico, entro la fine dell'anno. Dopo la modifica, l'obiettivo sarà "più ambizioso", ha detto una delle fonti.

Il governo sta esplorando dei modi per semplificare l'obiettivo, compreso il rilascio del numero esatto di gigatonnellate di gas serra che il Paese cercherà di ridurre, ha aggiunto la fonte.

Né il Ministero dell'Ambiente del Brasile né un rappresentante di Bolsonaro hanno risposto alle richieste di commento.

Lula ha assunto l'incarico il 1° gennaio con l'impegno di ripristinare il Brasile come leader globale sul cambiamento climatico. Bolsonaro aveva nominato degli scettici sul clima in posizioni chiave e aveva presieduto a un'impennata dei livelli di deforestazione dell'Amazzonia, la maggiore fonte di emissioni di gas serra del Brasile. (Servizio di Jake Spring; editing di John Stonestreet)