Il dollaro è salito dello 0,3% rispetto all'euro, mentre le azioni statunitensi sono crollate venerdì, mettendo l'indice S&P 500 sul punto di confermare di essere in un mercato orso da quando ha toccato un massimo storico a gennaio.

I guadagni della sessione per il dollaro, tuttavia, non sono stati sufficienti a cancellare le forti perdite registrate all'inizio della settimana, che hanno allontanato il biglietto verde dai massimi di cinque anni rispetto alla valuta comune, con il timore che il suo rally di mesi sia stato esagerato.

Negli ultimi mesi, la valuta statunitense è stata sostenuta da una fuga verso la sicurezza da parte degli investitori, in mezzo a una corsa dei mercati dovuta ai timori dell'impatto di un'inflazione in aumento, di una Federal Reserve falco e del conflitto Russia-Ucraina.

Questo rally, tuttavia, si è arrestato questa settimana, poiché l'aumento della volatilità nei mercati finanziari globali, insieme ai livelli elevati raggiunti dal dollaro negli ultimi mesi, ha portato gli investitori a cercare la sicurezza dello yen e del franco svizzero.

"Dopo il recente rally, il dollaro doveva fare una pausa", ha dichiarato in una nota Jonas Goltermann di Capital Economics.

Per la settimana, la valuta statunitense è scesa di circa l'1,3%, il peggior risultato settimanale rispetto all'euro dall'inizio di febbraio.

"Consideriamo il dollaro un po' elevato e vediamo spazio per altre valute per prosperare, dato che c'è un passaggio graduale verso prospettive migliori se l'economia globale deve essere aiutata e risollevata da una prima metà dell'anno terribile", ha detto Juan Perez, direttore del trading di Monex USA a Washington.

Altre valute rifugio sono salite questa settimana, mentre le azioni globali sono state sotto pressione, anche se le azioni in Europa hanno recuperato un po' di terreno venerdì.

Il franco svizzero era sulla buona strada per un guadagno settimanale di quasi il 3% rispetto al dollaro, il suo miglior guadagno settimanale in più di due anni, mentre lo yen giapponese era impostato per un guadagno settimanale di quasi l'1%.

La sterlina, in rialzo dello 0,1% venerdì, era destinata a registrare il maggior guadagno settimanale dal dicembre 2020 rispetto al dollaro, in quanto gli ultimi dati economici hanno suggerito che il mercato potrebbe non dover ridimensionare ulteriormente le aspettative di rialzo dei tassi della Banca d'Inghilterra.

Nelle criptovalute, la generale debolezza della propensione al rischio si è ripercossa sul bitcoin, che è sceso del 4,23% a 29.009,94 dollari.