Il rublo ha guadagnato lo 0,55% rispetto al dollaro a 71,79 alle 0735 GMT, e lo 0,86% rispetto all'euro a 75,57.

Il prezzo del petrolio, principale esportazione della Russia, ha esteso i guadagni della sessione precedente, grazie alle speranze di crescita della domanda da parte del principale importatore di petrolio, la Cina. Il greggio Brent è salito dello 0,23% a 78,87 dollari al barile.

I mercati azionari russi erano in rialzo.

L'indice RTS denominato in dollari era in rialzo dello 0,67% a 947,16, mentre l'indice MOEX russo basato sul rublo era sostanzialmente invariato a 2.157,74.

Si prevede che l'attività di trading sarà bassa questa settimana e tornerà a livelli regolari dopo il 9 gennaio, la fine delle vacanze di Capodanno in Russia.

Il rublo ha avuto un anno volatile nel 2022, crollando al minimo storico di 120 per dollaro a marzo, subito dopo che la Russia ha scosso i mercati inviando decine di migliaia di truppe in Ucraina, per poi riprendersi grazie al sostegno dei controlli sui capitali e al crollo delle importazioni.

L'imposizione di un tetto al prezzo del petrolio da parte dell'Occidente e gli embarghi hanno danneggiato il rublo a dicembre, ma gli analisti si aspettano che la valuta rimanga relativamente solida nel 2023, grazie al forte avanzo delle partite correnti della Russia.