La revisione delle misure da parte della Commissione ha concluso che la rimozione delle tariffe avrebbe portato ad un dumping continuo in un mercato dell'Unione Europea del valore di circa 100 milioni di euro (111 milioni di dollari) all'anno.

Le misure, in vigore dal 2017 su tubi e raccordi in acciaio inossidabile, sono state estese alla Malesia perché l'indagine ha rilevato che i produttori cinesi stavano utilizzando operazioni di assemblaggio in quel Paese per eludere le tariffe applicabili.

I dazi vanno dal 5,1% al 12,1% per Taiwan e dal 30,7% al 64,9% per la Cina. Il tasso per le importazioni dalla Malesia è del 64,9%.

Due produttori che secondo la Commissione sono realmente malesi - Pantech Stainless and Alloy Industries e SPI United - saranno esenti dalle misure.

(1 dollaro = 0,9050 euro)