I prezzi dell'oro sono rimasti bloccati in uno stretto range di trading martedì, mentre gli investitori attendevano altri dati economici statunitensi questa settimana che potrebbero far luce sulle prospettive di politica monetaria della Federal Reserve.

L'oro spot era poco variato a $2.024,57 per oncia, alle 0232 GMT. I futures sull'oro degli Stati Uniti erano per lo più invariati a $2.039,80.

"Ovviamente le cose stanno rallentando per la fine dell'anno, ma una cosa da tenere a mente continuerà ad essere la prospettiva della politica della Fed", ha detto Ilya Spivak, responsabile della macro globale di Tastylive.

"Le aspettative sono piuttosto consistenti a questo punto per un taglio dei tassi l'anno prossimo. Bisogna vedere se il mercato ha ancora spazio per continuare a muoversi su questa storia nel breve termine".

La scorsa settimana, il Presidente della Fed Jerome Powell ha dichiarato che la storica stretta della politica monetaria è probabilmente terminata, in quanto l'inflazione si riduce più rapidamente del previsto e con una discussione sui tagli dei costi di prestito che sta per arrivare "in vista".

Sebbene alcuni funzionari della Fed abbiano respinto le crescenti aspettative del mercato in merito ai tagli dei tassi, queste osservazioni hanno fatto poco per cambiare il sentimento degli investitori.

I mercati stanno ancora valutando circa il 69% di possibilità di un taglio dei tassi della Fed a marzo, secondo lo strumento FedWatch del CME. I tassi di interesse più bassi tendono a sostenere l'oro non fruttifero.

Gli investitori attendono una serie di dati economici statunitensi questa settimana, tra cui il rapporto sull'indice di consumo personale core (PCE) di novembre, la misura preferita dalla Fed per l'inflazione sottostante, venerdì.

La Banca del Giappone ha mantenuto le impostazioni monetarie ultra-allentate in una mossa ampiamente prevista, sottolineando la preferenza dei politici ad attendere maggiori indizi sulla possibilità che i salari aumentino abbastanza da mantenere l'inflazione in modo duraturo intorno al suo obiettivo del 2%.

Nel frattempo, i prezzi del petrolio hanno esteso i guadagni, mentre gli attacchi dei militanti Houthi dello Yemen, allineati all'Iran, alle navi nel Mar Rosso hanno interrotto il commercio marittimo e costretto a cambiare rotta.

L'argento spot ha guadagnato lo 0,3% a 23,84 dollari l'oncia, mentre il platino è salito dello 0,4% a 948,73 dollari e il palladio è sceso dello 0,1% a 1.182,36 dollari.