ROMA (MF-DJ)--Riforma del settore spazio e investimenti pari a 7 miliardi nei prossimi 5 anni. E' questo l'impegno espresso dal governo durante il convegno 'Una legge italiana per lo spazio' organizzato dalla Fondazione Leonardo, in occasione della giornata internazionale dello spazio.

Lo spazio è di "grandissimo interesse e delle buone leggi sono uno strumento competitivo", ha detto l'ad di Leonardo, Alessandro Profumo, sottolineando la necessità di avere "perizia e coraggio e mettere tutto ciò in una strategia per fare cose che ci divertono non in quanto facili, ma in quanto difficili". Lo spazio è "strategico" per il settore delle tlc e presto "arriveranno nuove molecole sintetizzate in orbita". Nelle tlc, ha proseguito il manager, lo spazio darà accesso a tutte quelle aree che non possono avere strutture fisiche a terra. C'è tanta grande industria ma anche tante startup: è un mondo ipervivace che metterà a terra tante capacità". Profumo ha inoltre messo in evidenza come lo spazio sia di "grandissimo interesse e certamente il tema difesa e sicurezza è importante. Lo vediamo anche nella guerra in Ucraina, ma altrettanto importante è la componente civile". L'ad di Leonardo ha ricordato il contributo che potrebbe arrivare, per esempio, all'agricoltura: "Grazie alla geo-osservazione potremo ottimizzare l'uso di acqua di irrigazione. Penso anche alla gestione dei disastri naturali, ai fenomeni estremi del clima e lo spazio ci aiuta a gestirli".

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha espresso la volontà del governo di andare verso una riforma del settore. Lo spazio è diventato uno dei comparti "più strategici per il nostro Paese". Per questo "è necessaria e urgente una riflessione sull'assetto giuridico del settore spaziale, un assetto nazionale che dovrà rientrare in un complessivo riordino della governance globale alla luce di quello che sta avvenendo nello spazio", ha precisato. In questo quadro, ha aggiunto, si inserisce una "riforma complessiva dello spazio a livello nazionale che mi auguro sia all'avanguardia" e che consenta di "salvaguardare gli asset nazionali e fornire all'industria gli strumenti per essere competitiva, ma favorire dibattito su regole globali".

Per il settore, l'Italia ha messo sul piatto "7 miliardi di investiment" per i prossimi 5 anni, "una cifra molto rilevante per il bilancio dello Stato", ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, mettendo in evidenza che il sistema spaziale italiano è una "componente dell'autonomia strategica nazionale ed europea e va costantemente coltivato e rilanciato per mantenere il Paese credibile in ottica di relazioni istituzionali e commerciali in un contesto globale". E' un campo di "crescente competizione dove è sempre maggiore la difficoltà degli Stati di mantenere competitività e posizioni di forza facendo leva solo sulle proprie singole forze e risorse. E quindi è necessario assumere un ruolo efficace nella strategia del settore assicurando continuità ai programmi di interesse nazionale e cooperazione europee e internazionale", ha sottolineato il ministro spiegando che "serve una visione globale".

Sulla necessità di "colmare il vuoto normativo" in Italia, sul modello di quanto avvenuto in altri Paesi, è intervenuto il presidente di Leonardo, Luciano Carta. Una riforma delle norme sul settore, ha sottolineato Carta, "permetterà al nostro Paese, che è fra i leader dello spazio, di operare con la certezza del diritto in un contesto di governance di riferimento" e di sviluppare partnership pubblico-privato. Fra le tappe fondamentali per lo spazio raggiunte quest'anno, Carta ha ricordato il lancio del programma lunare Artemis della Nasa, i circa 1.000 satelliti lanciati e il budget definito dalla ministeriale Esa aumentato a 17 mld che vede l'Italia "al terzo posto, dopo Germania e Francia. La Cina ha ormai surclassato e superato la Russia, e c'è l'apertura ai privati degli Usa", ha continuato Carta spiegando che si tratta di una scelta che "aprirá al turismo spaziale".

"Parlare di una legge che regoli le attività spaziali non è solo importante ma necessario. Tantissimo c'è da fare parlando di legge per regolamentare le operazioni spaziali per non replicare e duplicare le attivitá", ha detto Giorgio Saccoccia, presidente dell'Agenzia spaziale italiana (Asi), mettendo in evidenza che l'Italia "è uno dei pochi Paesi al mondo che oggi investe in tutti i settori spaziali", ma "la grande crescita del settore spaziale italiano rende necessaria una nuova governance". E' importante "definire con attenzione i ruoli sia dell'Agenzia che degli altri enti e attori del sistema spaziale italiano", ha precisato Saccoccia.

Anche Luciano Violante, presidente della Fondazione Leonardo, si è soffermato sulla necessità di varare una legge che fissi principi e regole di una dimensione che ormai tocca tutti gli aspetti fondamentali della vita dei cittadini: dalle telecomunicazioni, al digital divide, dall'agricoltura al cambiamento climatico. Violante ha anche ricordato che nel settore spaziale operano circa 200 aziende italiane con investimenti previsti di poco meno di cinque miliardi di euro: di qui l'importanza di varare un provvedimento che fissi principi e stabilisca direttive d'azione validi per tutti.

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1615:00 dic 2022


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December 16, 2022 09:00 ET (14:00 GMT)