Le azioni indiane sono finite in ribasso dopo una sessione di mercoledì molto movimentata, in quanto l'escalation del conflitto in Ucraina da parte della Russia ha ulteriormente inasprito il sentimento degli investitori, già in attesa di un rialzo dei tassi d'interesse di dimensioni eccessive da parte della Federal Reserve.

L'indice NSE Nifty 50 ha chiuso in ribasso dello 0,55% a 17.718,35, mentre lo S&P BSE Sensex è scivolato dello 0,44% a 59.456,78.

Gli investitori sono fuggiti dagli asset rischiosi dopo che Vladimir Putin ha ordinato una mobilitazione parziale delle riserve militari russe e ha accusato l'Occidente di "ricatto nucleare", generando ansia negli investitori che erano già in disparte in vista della decisione della Fed prevista in giornata.

I trader dei futures sui tassi stanno valutando una probabilità dell'81% di un aumento di 75 punti base (bp) e una probabilità del 19% di un aumento jumbo di 100 bp, dato che l'inflazione è rimasta elevata.

Nel frattempo, Reuters ha riferito che il Governo indiano non ha fretta di ridurre l'inflazione - che ora si aggira vicino al 7%, ai massimi da otto anni - per tornare all'obiettivo di medio termine del 4% della banca centrale, per paura che un aumento aggressivo dei tassi possa danneggiare la crescita economica.

La banca centrale indiana si riunirà la prossima settimana per decidere la politica monetaria.

La mossa di Putin ha provocato un'impennata dei prezzi del petrolio mercoledì, che potrebbe rivelarsi costosa per l'India, il terzo importatore mondiale di petrolio.

L'indice Nifty Metal è stato il peggior performer tra i sottoindici, con un calo del 2,1% nella sua peggiore giornata da un mese a questa parte.

Il conglomerato Adani Enterprises, che ha toccato un massimo storico nella sessione precedente, ha perso il 5,1%, segnando la sua peggiore sessione da metà giugno.

Shree Cement è stato il maggior perdente percentuale del Nifty 50, con un calo del 5,2%, il più forte dalla fine di febbraio.

L'indice Nifty dei beni di consumo in rapida evoluzione è stato l'unico punto luminoso, con un rialzo dell'1,2%, guidato da un salto di quasi il 3% della major FMCG Britannia Industries.

Central Bank of India è salita del 6,6%, dopo aver fatto un balzo del 15% nella sessione, in seguito alla mossa della RBI di togliere la banca statale dalla sua lista di azioni correttive immediate. (Servizio di Chris Thomas a Bengaluru)