"Il nostro inventario e la nostra diversificazione delle risorse di titanio garantiranno forniture sufficienti per la produzione dei velivoli", ha comunicato Boeing in una nota.

Le potenziali interruzioni delle forniture di materie prime dalla Russia, in seguito all'invasione dell'Ucraina, hanno acceso i riflettori sul metallo utilizzato nell'industria aerospaziale, marittima e auto.

La rivale europea Airbus non ha immediatamente risposto a una richiesta di commento sullo status delle forniture di titanio.

Vsmpo-Avisma in una nota ha scritto di essere "rammaricata" dalla sospensione del contratto con i partner di lungo periodo.

"Abbiamo monitorato la situazione nel nostro Paese e in tutto il mondo ed eravamo pronti a questo".

Non sono tuttavia ancora in vigore sanzioni mirate al fornitore russo, che è controllato per il 25% dal conglomerato statale Rostec.

Vsmpo-Avisma è ora impegnato a riorientare la politica legata alle vendite verso altri mercati, secondo quanto si legge nella nota.

Boeing ha reso noto lo scorso mese di non temere una possibile interruzione dell'offerta, poiché aveva diversificato la catena di approvvigionamento del titanio già dal 2014, quando la Russia aveva ricevuto sanzioni per l'annessione della Crimea da Kiev.

(Tradotto da Michela Piersimoni, editing Stefano Bernabei)