MILANO, 24 aprile (Reuters) - Uno sguardo alla giornata di Wayne Cole.

Microsoft, Meta, Amazon, Google e Intel annunceranno i risultati in settimana. Questi cinque titoli tecnologici da soli hanno rappresentato i due terzi dei guadagni dell'S&P 500 quest'anno.

Gli analisti di Wedbush Securities si aspettano sorprese positive dalle big della tecnologia, con un accento sul taglio dei costi e sulla riduzione dei posti di lavoro in tutto il settore.

"Riteniamo inoltre che uno dei temi principali della stagione dei risultati del settore tecnologico sarà la corsa all'IA e che ogni Big Tech aggiornerà gli investitori sulle proprie ambizioni e strategie di monetizzazione dell'IA, mentre Redmond si scontra con Google e altre aziende tecnologiche per la conquista del trofeo dell'IA", scrivono gli analisti.

I dati macro in agenda includono la prima lettura del Pil statunitense, visto rallentare al 2% per il trimestre dal 2,6%, anche se l'affidabile indicatore Fed di Atlanta indica il 2,5%.

L'indice del costo dell'occupazione e la misura dell'inflazione core della spesa per consumi personali contribuiranno a definire le aspettative per la riunione della Federal Reserve della prossima settimana. I futures incorporano un rialzo di un quarto di punto all'89%, suggerendo che il mercato si muoverebbe di più in caso di un risultato debole in uno dei due dati.

La sorprendente forza dei Pmi sulla manifattura in Europa ha suggerito che anche il Pil dell'Ue potrebbe battere le previsioni di crescita dello 0,2% trimestrale dei primi tre mesi.

Un presagio sgradito per l'inflazione è stato l'aumento dei prezzi del grano dopo che la Russia ha minacciato di porre fine a un accordo che permetteva le esportazioni ucraine, sollevando preoccupazioni sulle forniture mondiali.

Altro rischio che si sta profilando è quello del tetto del debito degli Stati Uniti, con la Camera che si appresta a votare il piano repubblicano per estendere il limite in cambio di tagli alla spesa.

Anche se venisse approvato, è altamente improbabile che superi il Senato, controllato dai Democratici, e gli analisti iniziano a temere che il governo finisca i soldi prima del previsto a causa della debolezza dei pagamenti fiscali.

La scorsa settimana il costo dell'assicurazione dell'esposizione al debito sovrano degli Stati Uniti è salito al livello più alto dal 2011.

Gli spread sui Cds a cinque anni statunitensi sono saliti a 51 punti base, più del doppio rispetto al livello di inizio anno. Quelli a un anno sono balzati a 100 punti base, ben al di sopra degli 82 punti visti durante la crisi del debito del 2011.

Michael Gapen, analista di BofA avverte che i rischi di violazione del tetto del debito sono peggiori rispetto al 2013, perché il deficit è maggiore in percentuale del Pil e l'economia potrebbe già essere in recessione.

L'analista ipotizza che i danni valutati per un mancato innalzamento del tetto porteranno molto probabilmente a un accordo, ma il rischio è che ci voglia un crollo dei titoli azionari e un allargamento degli spread creditizi prima che questo accada.

I principali sviluppi che potrebbero influenzare oggi i mercati:

- Il governatore della Banca di Francia Francois Villeroy de Galhau parla del ruolo delle banche centrali in relazione al cambiamento climatico a Londra.

- Indagine sull'attività manifatturiera della Fed di Dallas (Versione italiana Stefano Bernabei, editing Gianluca Semeraro)